Le elezioni europee dell’8 e 9 giugno hanno disegnato un’Europa tutto sommato non così diversa da quella del quinquennio 2019-2024. Le riconferme di Roberta Metsola e Ursula von der Leyen alla guida di Parlamento e Commissione vengono controbilanciate da equilibri in continuo divenire tra i palazzi delle Istituzioni. Segno che l’Europa cambia e continua a cambiare nonostante una tendenza all’astensionismo sul voto Ue che, soprattutto in Italia, sembra non conoscere un’inversione di tendenza.
Dall’analisi del voto al racconto della prima plenaria a Strasburgo, l’Europa si prepara a tante sfide interne, vecchie e nuove, ma guarda anche alle elezioni americane di novembre che potranno modificare sensibilmente gli assetti internazionali.
Ne abbiamo parlato con Brahim Maarad, giornalista e corrispondente Agenzia Agi da Bruxelles; Carlo Corazza, Direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia; Marinella Belluati, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Torino; Giovanni Crosetto, eurodeputato Fratelli d’Italia – Ecr; Elisabetta Gualmini, eurodeputata Partito Democratico – S&D.
Ascolta “L'Unione europea dalle elezioni di giugno al voto americano” su Spreaker.“Visioni di Europa” è un podcast realizzato dalla cattedra Jean Monnet Com4T.EU – Communicating for Transition in Europe della prof.ssa Marinella Belluati, in collaborazione con il Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” dell’Università di Torino. Il progetto editoriale è curato da Simone Matteis con la supervisione di Paolo Piacenza.