Il 25 novembre si celebra la giornata di contrasto alla violenza sulle donne. La ricorrenza chiuderà la settimana contro ogni violenza di genere, iniziata lunedì 20 novembre, giorno del ricordo per le vittime della transfobia.
“La violenza sulle donne è un problema sistemico – sottolinea Marco Giusta, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Torino -. È una questione culturale, perché viviamo nella società del machismo e della discriminazione”. Nel 2016 in Italia si sono verificati 120 casi di femminicidio e anche nel 2017 la media è di una vittima ogni tre giorni.
Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia, per non parlare del preoccupante fenomeno dello stalking. Sono 3 milioni e 466 mila in Italia, secondo l’Istat, le donne che nell’arco della propria vita hanno subito atti persecutori da parte di qualcuno, il 16% tra i 16 e i 70 anni. Di queste, 2 milioni e 151 mila sono le vittime di comportamenti persecutori dell’ex partner. Purtroppo il 78% delle donne abusate non denuncia e non cerca aiuto dalle istituzioni.
Visti i dati, negli ultimi anni il tema della violenza sulle donne è diventato di grande attualità e ha guadagnato spazio sui media. Rimane però necessario concentrare gli sforzi per contrastare questo fenomeno, che va chiamato con il suo nome. Non è “troppo amore”, né “raptus di follia” e nemmeno “attacco di gelosia”, ma solo violenza. La grande manifestazione per il 25 novembre si terrà a Roma, ma anche Torino celebra questa ricorrenza con una serie di eventi e iniziative dedicate. In primo piano la nuova campagna di informazione, intitolata “È tutta un’altra storia”.
La programmazione degli eventi è molto fitta: convegni, presentazioni di libri e manifestazioni collaterali, tra cui l’illuminazione di Palazzo Civico e delle fontane di piazza CLN con il colore arancione, simbolo del contrasto alla violenza di genere. Fino al 25 novembre ci sarà anche una mostra d’arte presso Luoghi comuni di San Salvario, in via San Pio V 11. Due i filoni scelti: “No! Si chiama violenza” e “Niente giustifica la violenza”, che ribalteranno la prospettiva dei media, per offrire il punto di vista delle donne sulla violenza.
Marta Gianello Guida, collaboratrice di Giusta all’assessorato alle Pari Opportunità, ha presentato nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico le novità di quest’anno: “Non basta un giorno per contrastare la violenza di genere – ha detto Gianello Guida – ma bisogna lavorare ogni giorno.Questo è il motivo del nuovo hashtag #25novembreOGNIanno, che accompagnerà l’evento su Twitter”. Pronta anche una serie di cartoline e di materiali concepiti appositamente da un gruppo di lavoro del Coordinamento contro la violenza sulle donne (Ccvd) di cui Torino fa parte, che ha lavorato nei mesi scorsi per analizzare i concetti fondamentali della lotta femminista.
Marco Giusta ha tracciato la direzione per ottenere un cambio di prospettiva: “Serve una collaborazione tra i saperi. Per elaborare la nuova campagna di comunicazione abbiamo messo insieme le conoscenze delle donne nei centri anti-violenza, nelle istituzioni, nella società civile”. Tutti gli eventi di questa edizione della campagna sono stati pensati per avere un seguito negli anni a venire, gettando un nuovo sguardo su questa emergenza nazionale. Lo sguardo delle donne.