Terra di barbera, nebbiolo e barolo, il Piemonte non poteva mancare alla 52esima edizione di Vinitaly, la fiera internazionale del settore vitivinicolo che dal 15 al 18 aprile 2018 torna a Verona. Il territorio vanta infatti una produzione di 2,5 milioni di ettolitri, oltre la metà destinata al mercato estero; 42 vini doc e 17 docg apprezzati soprattutto dai Paesi dell’Unione europea. Per promuoverli la Regione ha stanziato 10,4 milioni di euro, mentre altri 10 milioni sono destinati a ristrutturazione e investimenti nel settore. Terre di produzione, le colline piemontesi, ma anche panorami riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità: nei 46mila ettari della superficie coltivata a vite spiccano i paesaggi di Langhe-Roero e Monferrato. Enoteche e botteghe del vino ospitano in media un milione di visitatori all’anno, metà dei quali stranieri. E per gli amanti dei tour enogastronomici, in Piemonte ci sono sette strade del vino.
Della produzione vinicola si occupano imprese industriali, cooperative, consorzi di tutela ma alla fiera di Verona sono presenti soprattutto le piccole e medie aziende agricole, intenzionate a consolidare e sviluppare il rapporto con il mercato internazionale. “La partecipazione sempre più significativa di aziende a Vinitaly ribadisce l’importanza di questa vetrina – afferma Filippo Mobrici, presidente di Piemonte Land of perfection – e la scelta di presentarci come un’unica entità si conferma vincente”. Gli oltre 200 produttori sono raggruppati infatti in un’area espositiva collettiva, per valorizzare l’immagine coordinata del territorio. A fare da filo conduttore fra gli spazi l’opera artistica di Simone Monsi, vincitore del concorso promosso da Regione Piemonte e Artissima – internazionale d’arte contemporanea di Torino.