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Vademecum Coronavirus: dieci cose da fare e non fare fino al 3 aprile

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Con il decreto firmato l’11 marzo, il premier Giuseppe Conte ha esteso a tutte le Regioni d’Italia fino al 3 aprile le misure, già attive da domenica in Lombardia e in altre 14 province, relative all’emergenza Coronavirus.

Chi non le rispetterà sarà punito secondo l’articolo 650 del Codice penale: “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro”.

La nuova stretta imposta frenare il contagio da Coronavirus ha indicato regole più stringenti nella vita quotidiana di tutti. Ecco il vademecum su cosa si può e cosa non si può fare, in base alle direttive consultabili sul sito del Ministero dell’Interno. Secondo quanto riferito dal Viminale, nella giornata dell’11 marzo sono state controllate 106.659 persone e 18.994 locali. Le forze dell’ordine hanno denunciato 2.162 individui e 113 titolari di esercizi commerciali.

Partiamo dal presupposto che, in generale, per i prossimi 21 giorni gli spostamenti dovranno essere limitati al massimo. Chi ha necessità di uscire di casa dovrà giustificarlo attraverso un’autocertificazione da portare con sé.

Ma allora cosa quali sono le attività quotidiane consentite e non, a causa della pandemia da Covid-19?

1- Uscire di casa per il pranzo della domenica in famiglia? No, è vietato.  Anzi, per i trasgressori potrebbe scattare una multa da 206 euro, a meno che non si configuri un reato più grave. Non trattandosi di uno spostamento necessario non rientra tra quelli ammessi.

 

 

 

 

 

2 – Andare a fare la spesa oppure recarsi in banca o dal medico? Sì, ma solo se necessario. Negli altri negozi rimasti aperti si può entrare ma sempre mantenendo la distanza.

 

3 – Andare in giro in bicicletta? Sì, ma.. Lo spostamento con questo mezzo, se indispensabile, è consentito. Tuttavia, come ha ricordato il ct della nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani sulla sua pagina facebook: “Tempo per andare in bici ne avremo tanto, ma ora stiamo a casa. #iorestoacasa”.

http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10156852347875776&id=68718360775

 

4- Andare a trovare i nostri cari anziani non autosufficienti? Sì, è consentito. Bisogna però sincerarsi di non costituire un pericolo per loro. Si tratta, infatti, della fascia maggiormente vulnerabile al virus.

 

 

 

 

5 – Correre al parco? . L’attività motoria e lo sport praticati in spazi aperti sono ammessi. Occorre però evitare assembramenti e rispettare la distanza di sicurezza.  Il capo della Protezione civile Borrelli ha spiegato che si può «uscire per lo stretto necessario e indispensabile. Anche chi esce a piedi deve portare l’autocertificazione». E portare a spasso il cane? . Le uscite vanno però limitate alla gestione quotidiana delle esigenze fisiologiche dell’animale e a eventuali controlli veterinari.

 

6- Andare a trovare gli amici? No. Vietati i ritrovi conviviali quindi anche feste e rimpatriate.

 

7 – Comprare il giornale in edicola? Sì, è concesso. Le edicole restano aperte per consentire ai cittadini di rimanere informati sulla situazione attuale. Rimane comunque necessario rispettare la distanza interpersonale di un metro. Gli esercizi che non rispetteranno le regole saranno sottoposti a sanzione..

8 – Andare dal tabaccaio? Sì, si può. Anche i tabaccai sono aperti nei consueti orari.

9 – Andare a messa? No, se non altro perché le funzioni religiose sono sospese. Tuttavia è possibile accedere ai luoghi di culto e pregare, stando a distanza di almeno un metro dagli altri fedeli.

 

10 – Fare ritorno a casa se si è lontani dal proprio domicilio? , chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

RICCARDO LIGUORI