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Urban Lab: una nuova mappa per raccontare Torino

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Quarant’anni di storia per riscoprire Torino sotto una luce nuova. Camminando per le vie di una grande città, spesso molti dettagli vengono persi e si può passare tra palazzi storici e monumenti artistici quasi senza accorgersene. Inoltre, proiettati in un costante presente, ignoriamo quanto la fisionomia dei luoghi che abitiamo e vediamo tutti i giorni possa essere cambiata nel corso del tempo. Il lavoro di Urban Lab punta proprio su questo: cercare di raccontare le trasformazioni fisiche, storiche e architettoniche del capoluogo. Venerdì 18 giugno è stata presentata presso la sede in Piazza Palazzo di Città, la nuova mappa che raccoglie ben 111 monumenti selezionati da Urban Lab, in collaborazione con Ordine degli Architetti di Torino, Fondazione per l’architettura Torino e IN/Arch Piemonte, presso i quali sarà possibile riceverne gratuitamente un copia cartacea.

Urban Lab
La mappa di Torino realizzata da Urban Lab

Il progetto è focalizzato in particolare sugli ultimi quarant’anni, periodo che ha visto la città cambiare volto a seguito di una progressiva deindustrializzazione e della nascita di grandi strutture che ne hanno mutato lo skyline. Il punto di partenza è il Lingotto, simbolo della trasformazione postfordista, per poi passare ai luoghi restaurati nel centro storico e nel Quadrilatero. Si citano i palazzi più alti, come il grattecielo di Intesa San Paolo, l’edilizia scolastica e universitaria, come il Campus Luigi Einaudi e la nascita dei social housing, per poi tornare alla zona del Lingotto con Green Pea e il giardino sulla pista dell’ex fabbrica Fiat.

Il progetto è stato strutturato secondo tre parametri. Il primo, geografico, si assicura di distribuire i punti di interesse su tutto il territorio cittadino e nei comuni limitrofi. Il secondo è tematico e cataloga i monumenti e i palazzi in base alla funzione e allo scopo per cui sono stati inseriti (alcuni sono nati con una funzione e sono diventati qualcos’altro nel corso del tempo, come le Officine Grandi Riparazioni che oggi sono luogo di eventi), Infine, c’è una ragione legata alla protezione e tutela del patrimonio storico culturale, volta a selezionare l’architettura di qualità, esempio di arte e di design. 

La mappa è stata disegnata da Urban Lab e dal grafico Pietro Palladino, ma le sorprese non si fermano qui. Per ogni luogo indicato sarà possibile ricostruire la storia e conoscere i fatti salienti attraverso un apposito podcast caricato sul canale Torino Contemporanea di Loquis, accessibile anche tramite QR code sulla mappa. Il progetto però non si è ancora concluso, l’obiettivo è ampliare la mappa, per disegnare un ritratto nuovo che racconti la bellezza di tutta la città.

Di seguito trovate una gallery con cinque tra i palazzi più belli, selezionati da Urban Lab.

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