A Torino, in piazza Vittorio Veneto, si è fermato lo smart bus della consapevolezza sulla sicurezza digitale. Un’iniziativa nata attraverso la collaborazione di Huawei, dell’associazione Parole O_stili, della fondazione Piemonte Innova e Asstell – Assotelecomunicazioni. Un progetto che si pone l’obbiettivo di educare i giovani ai rischi in cui possono incorrere nel mondo virtuale.
All’interno del camion, le classi delle scuole medie si sono date il cambio e hanno potuto viaggiare tra i nodi della rete, con un focus relativo a quello che è il lato oscuro del digitale. Il track farà tappa in 15 città italiane, grazie al patrocinio di cinque regioni: Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio e Campania. Il bus, che rimarrà in ogni città per tre giorni, non si rivolge soltanto agli studenti, ma è pronto ad accogliere, durante i pomeriggi, anche tutti i cittadini che vogliono migliorare le loro conoscenze riguardanti la sicurezza digitale.
Vivere nel mondo virtuale con consapevolezza
“La nostra missione – racconta Rosy Russo, presidente dell’associazione Parole Ostili – è quella di rendere consapevoli le nuove generazioni dei rischi che esistono in internet, in situazioni come phishing, revenge porn o e-mail finte. La nostra community è nata 6 anni fa e si basa su un manifesto in cui sono contenuti tutti i nostri principi. Attualmente è stato tradotto in 35 lingue ed è stato diffuso in tutto il mondo. La rete è un luogo bellissimo che può creare numerose opportunità per il futuro, ma bisogna saperci vivere all’interno. Ognuno di noi, ormai, ha una nuova stanza virtuale e ognuno deve decidere le sue regole per starci dentro. Mi rivolgo sempre agli studenti utilizzando una frase estrapolata dalla saga di Harry Potter: sono le scelte che facciamo che dimostrano quello che siamo veramente. Sono mamma di quattro figli e conosco quello a cui sono sottoposti ogni giorno. Da genitore è mio compito metterli in guardia su quello in cui possono incorrere, evitando inutili privazioni di accesso alla rete”.
È intervenuto alla conferenza stampa anche il vice presidente di Huawei Italia Eduardo Perone. “Questa iniziativa parte nel 2019 in Europa e nel corso degli anni, ha coinvolto oltre 300 scuole per un totale di 65 mila studenti. Lo smart bus rappresenta un tassello importante per la formazione delle nuove generazioni. Una formazione divertente, interattiva e collaborativa. Come azienda, siamo convinti che non esiste business senza una cultura d’impresa che si basa su delle iniziative come questa”.
Ha chiuso il dibattito il vice questore della polizia postale del Piemonte, Assunta Esposito. “Ogni giorno dobbiamo affrontare situazioni legate alla sicurezza in rete e spesso le vittime sono giovani ragazze e ragazzi. Iniziative come queste sono fondamentali per aumentare il grado di consapevolezza”.