Università di Torino, si avvicinano le elezioni studentesche e la tensione si alza

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di Emanuele Granelli

Polizia in tenuta antisommossa, muri imbrattati, lezioni interrotte e controlli all’ingresso del Campus “Luigi Einaudi”: una mattina caratterizzata da qualche attimo di tensione quella di ieri in Lungo Dora Siena 100, dove le forze dell’ordine sono state pre-allertate dall’Università di Torino per garantire a una decina di studenti del Fuan, la lista di rappresentanza di destra, di poter volantinare in vista delle elezioni studentesche previste per il 21-22 marzo.

La presenza del Fuan ha provocato la reazione dei militanti legati al Collettivo universitario autonomo (movimento vicino al centro sociale Askatasuna) e agli Studenti Indipendenti che, appena venuti a conoscenza della notizia del volantinaggio, hanno organizzato un presidio di 30-40 persone nell’area del campus, per chiedere all’organizzazione studentesca di destra di lasciare gli spazi dell’ateneo. Uno scontro solamente verbale, con alcuni studenti che hanno urlato con il megafono lo slogan “Fuori i fascisti dall’università”. Un concetto ribadito con la scritta “Fuori i Fasci dal Campus” sulla porta dell’aula intitolata a Paolo Borsellino, gestita dal Fuan.

“Abbiamo assistito ad un altro tentativo di impedire la libertà di espressione al Campus – ha detto il presidente del Fuan Edoardo Cigolini – Non è una novità, direi un comportamento di routine a pochi giorni dalle votazioni: nonostante ciò il Fuan sarà presente alle elezioni di settimana prossima e continuerà a rappresentare la voce delle centinaia di studenti che sono stufi delle violenze dei Collettivi”.

“Ci sono stati episodi più tesi in questi ultimi anni, c’è stata un’interruzione delle lezioni solo per passare dall’altra parte della palazzina, ma durante una pausa – spiega Alessandro Zianni, portavoce degli Studenti Indipendenti – Non ritengo la nostra reazione esagerata, è adeguata al nostro obiettivo, tener fuori il Fuan dall’università”.