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Universiadi 2025 a Torino, sventola la bandiera al Pala Alpitour: “Una grande occasione per la città”

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Tornano i giochi mondiali universitari a Torino. Capovolta la clessidra, è partito il countdown per la prossima edizione e sul calendario è segnata una data precisa: 13 gennaio 2025. Giornata da cui partirà una dieci giorni riversa fra gli impianti sportivi di Torino, Bardonecchia, Pragelato, Torre Pellice e Pinerolo. Dopo la trentunesima edizione svolta a Lake Placid, New York, la mente era ancora fissata alla consegna della bandiera Fisu al sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Qualcuno invece ancora ricordava con nostalgia le prime Universiadi, datate 1959, svolte proprio a Torino. Per questo, lo scorso 28 gennaio la città ha risposto presente: un Pala Alpitour tutto esaurito, prestigiatori internazionali e grande entusiasmo di grandi e piccini.

L’attesa dei torinesi

Una festa partita già nel pomeriggio, quando per l’occasione la Mole Antonelliana si è illuminata di viola. In serata poi il raduno nel palazzetto: mentre un serpentone di persone attendeva di entrare nel piazzale Grande Torino, dalla Torre Maratona è stato proiettato il conto alla rovescia per il 2025. Occhi all’insù, sorrisi e vaste aspettative per un evento che ha contato ben duemila presenze. Tanto per i Fisu Games invernali e il via per la campagna di reclutamento di volontari quanto per i performer in scena.

“È l’inizio di una discesa verso il 2025 – commenta Riccardo D’Elicio, presidente del Cus Torino – Quest’occasione è importante per promuovere Torino quale centro di formazione e permette di portare avanti l’idea di attrazione prefissata con l’obiettivo di coinvolgere almeno 140mila universitari da tutto il mondo”. Gli auspici? Per il presidente del comitato organizzatore Alessandro Ciro Sciretti, l’imperativo è “il coinvolgimento del territorio”. Mentre sul piano sportivo, parola a D’Elicio che spera in Giochi “che si tengano in un momento di pace nel mondo – continua – Fare le Universiadi anche con la Russia presente a Torino renderebbe unica la nostra manifestazione, come simbolo di unione globale”.

Condotta dal presidente di Masters of Magic, Walter Rolfo, una serata all’insegna di musica, illusionisti e protagonisti della città. Fra questi, anche il sindaco Lo Russo che ha promesso una Torino preparata “al meglio per accogliere le delegazioni, gli studenti e gli atleti che arriveranno e per farla diventare una città universitaria internazionale”. Ad affiancarlo, la sottosegretaria di Stato al ministero dell’Università e della Ricerca, Augusta Montaruli: “Torino 2025 – spiega – sarà una grande occasione per Torino, il Piemonte e per l’Italia. Il binomio tra sport e mente deve essere rafforzato e diffuso tra i giovani”.

Laser, grandi ospiti e sportivi

Tra prestigi del Cirque du Soleil e show con luci e laser – primo assaggio per l’assegnazione a Torino del campionato europeo di Magia 2024 -, tanti gli interventi sul palco. Dall’assessore allo Sport di Torino, Domenico Carretta (“Siamo pronti e ci sarà tanto da lavorare”) a quello della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca (“È la dimostrazione della forza del Piemonte nell’organizzare grandi eventi come è già stato nel 2006, incrociando le dita per il futuro”). Senza dimenticare la consigliera federale nazionale del Cusi, Alice Cometti, sostenitrice dei “percorsi dual carrier” nelle università. Ossia quelle carriere che prevedono “sia agevolazioni economiche, sia servizi dedicati di tutoraggio e percorsi dedicati nella carriera universitaria per conciliare le esigenze sportive con lo studio”.

Studio e sport, un connubio ormai assimilato dai giovani ambasciatori di Torino 2025. Sono i pattinatori artistici Irma Caldara, Riccardo Maglio e Raffaele Zich coloro che rappresenteranno il tricolore. “Sono emozionato – dice Zich – Gli allenamenti stanno procedendo molto bene: sto puntando sui tripli axel e spero di qui a due anni di arrivare ai salti quadrupli”. Ispirato dai volteggi di Yuzuru Hanyu e Nathan Chen, la promessa del pattinaggio fuga ogni dubbio sulla competitività dell’Italia: “Se continuiamo a raggiungere i nostri obiettivi come fatto finora, potremmo toglierci belle soddisfazioni tra due anni”.

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