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UniTo e il Circolo della Stampa uniti per lo sport

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Un’ inedita collaborazione tra l’Università di Torino e il Circolo della Stampa Sporting aprirà le porte di molti impianti sportivi alla comunità universitaria torinese.

Il contenuto della collaborazione è stato presentato stamattina, venerdì 15 marzo, al Circolo della Stampa Sporting, in corso Agnelli. Si tratta di una convenzione che permetterà agli oltre 78mila studenti iscritti, al personale docente e tecnico amministrativo dell’Ateneo di accedere alla sede estiva del Circolo della Stampa ed utilizzare le numerose strutture sportive del centro. Presenti alla conferenza il presidente del circolo Sporting Luciano Borghesan, il vice-Rettore dell’Università di Torino Bartolomeo Biolatti e il vicesindaco di Torino Guido Montanari. “La collaborazione con l’Università di Torino arriva dopo 62 anni dalla nascita del Circolo della Stampa, che così si apre ad una nuova generazione, quella universitaria” ha affermato Borghesan, che ha poi spiegato nel concreto il progetto. “Gli studenti che vorranno usufruire degli impianti sportivi diventeranno soci tesserati del circolo, ma avranno delle agevolazioni” ha dichiarato il presidente.

L’intesa con l’Università di Torino rappresenta dunque una novità per il circolo, il cui accesso fino ad ora era riservato esclusivamente ai soci e che ora invece si apre all’Università. Un accordo che ha a che vedere anche con la posizione strategica del Circolo, adiacente al Polo universitario di Management ed Economia. “La facoltà di economia ha 10 mila studenti che frequentano questa area e hanno bisogno di infrastrutture e servizi indispensabili. Questo progetto potrebbe soddisfare i loro bisogni” ha dichiarato il vice-Rettore dell’Università di Torino. Un progetto, quello del circolo e dell’Università di Torino, che potrebbe portare al rinnovamento di tutta l’area tra Corso Giovanni Agnelli e Corso Unione, un angolo di Torino dove sono tanti gli impianti sportivi che però non vengono sfruttati al massimo delle loro potenzialità. 

Un’area che deve essere rinnovata, così come è avvenuto a Grugliasco, o per l’asse del campo del Po, o ancora in quello che ora è il Campus del Politecnico. “L’idea è quella di rendere i campus universitari campus urbani – ha spiegato il vicesindaco Montanari – gli impianti sportivi potrebbero diventare strutture intermedie di collegamento tra i vari campus universitari, che vengono così accorpati tra di loro”.

Un campus che nell’idea di Montanari dovrebbe essere un po’ simile a quelli americani, dove non solo si studia, ma si svolgono attività sportive “e dove però realtà diverse devono essere in grado di comunicare, cosa che in questi anni è avvenuta in modo difficoltoso”.  

NADIA BOFFA