La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Un’estate al mare? No grazie

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Partire, volare, prendere un treno. Sentire un po’ di libertà addosso. Gli studenti, soprattutto durante il periodo universitario, avvertono da sempre il desiderio di lasciarsi tutto alle spalle: per qualche mese, o anche solo per qualche giorno, per studio o per lavoro, per trovare un amico o per scoprire cosa c’è oltre i confini delle sicurezze e degli affetti. E l’estate, spesso, è il momento migliore per farlo. Non c’è una ricetta unica: gli studenti torinesi che vogliono lasciare la città hanno davanti infinite scelte. Forse anche troppe. Proviamo a fare un po’ di ordine.

Il servizio volontario europeo

Una delle attività più in voga da sempre, forse un po’ troppo gettonata ma anche sempre speciale, è quella dello Sve, il servizio volontario europeo. Il progetto è della Commissione Europea nell’ambito del programma Erasmus + ma non ha nulla a che fare con il classico Erasmus universitario: consente a giovani dai 17 ai 30 anni di vivere da pochi giorni fino a 12 mesi all’estero, prestando la propria opera in un’organizzazione no-profit.

Le opportunità offerte da questo progetto europeo sono tantissime e variano in base al periodo, alle competenze, alle attitudini. E toccano tutti gli stati europei. Per scoprirle basta andare sul sito serviziovolontarioeuropeo.it, oppure recarsi allo sportello Europe Direct della Città Metropolitana di Torino in corso Inghilterra. Per capirci, potrebbe capitarvi di finire in un festival un po’ fricchettone come il DOK Leipzig, il più grande festival tedesco e il secondo più grande in Europa per documentari creativi, film, animazioni e opere interattive. Ma dovreste conoscere almeno un pizzico di tedesco. Oppure potreste capitare a Ramnicu Valcea, in Romania, in un progetto di volontariato per aiutare i ragazzi del posto a contrastare problemi come abuso di alcool e droghe pesanti. Ma si può anche insegnare l’inglese ai bambini o svolgere semplici attività di formazione e intrattenimento per passare qualche settimana con studenti che arrivano da tutto il mondo. Portando nel cuore un pezzo di spirito sabaudo, senza dimenticare l’importanza dell’incontro con l’altro.

Il Rotary Club

Il programma Rotary Youth Exchange offre varie opportunità ai giovani torinesi e non. Tra le altre cose, i Camps durano due o tre settimane e sono aperti a tutti i ragazzi tra i 16 e i 25 anni. “Lo scopo principale rotariano, come in tutte le altre attività dello Scambio Giovani, è quello di consentire ai nostri ragazzi/e di venire a contatto con la cultura e gli abitanti di altri Paesi” si spiega sul sito dell’organizzazione. C’è però un colloquio attitudinale da superare: occorre dimostrare la propria propensione alla socialità. Consigliato soprattutto ai liceali.

E per chi vuole studiare?

Grazie al portale Study Portals si possono invece affrontare viaggi orientati allo studio. O meglio, a trovare corsi universitari o supporti per periodi di scrittura della tesi all’estero. Esperienze di livello che portano gli studenti in tutto il mondo, non solo in Europa. Ma anche in Asia, Oceania, America Latina.

Viaggi virtuali

Non potete permettervi di andare via ma volete assaporare il clima oltre i confini? Resta l’opzione dei corsi di lingua senza muoversi dalla città. Ci sono quelli tradizionali, come il francese offerto dall’Alliance Française, ma anche quelli più speciali, come i corsi di giapponese, arabo o cinese offerti dalla Abbey School. Attenzione però: alcuni corsi sono sospesi proprio durante l’estate, meglio dare un’occhiata in anticipo.

CAMILLA CUPELLI