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L’Unione europea a Torino in vista del voto di giugno

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Un incontro tra i rappresentanti delle istituzioni europee in Italia e le realtà che in Piemonte si occupano di diffondere la conoscenza sulle opportunità messe in campo dall’Ue per i giovani, a pochi mesi dalle elezioni che l’8 e 9 giugno chiameranno alle urne i cittadini dei 27 Stati membri, per il rinnovo del Parlamento europeo. Nella mattinata di ieri, giovedì 29 febbraio, la sala panoramica del Palazzo della Città Metropolitana di Torino ha ospitato Maurizio Molinari (Parlamento europeo in Italia), Stefania Nardelli (Commissione europea in Italia) e i coordinatori della rete Ue per il Piemonte, compresi i centri Europe Direct di Cuneo, Torino e Vercelli. L’incontro ha offerto l’occasione per fare il punto sulla programmazione di attività, eventi e manifestazioni volte a promuovere la consapevolezza sulla cittadinanza europea e sensibilizzare sull’importanza del voto.

“È necessario parlare di Europa dove non ci si aspetta che si parli di Europa. Riprendo le parole di Yulia Navalnaya al Parlamento europeo di Strasburgo: per raccontare l’Ue a chi non la percepisce serve essere creativi e innovativi”, ha detto Molinari. “Dobbiamo evitare che la burocrazia allontani i cittadini, per questo abbiamo avviato una serie di attività per farci percepire sempre più vicini – gli fa eco Nardelli -. Qui a Torino abbiamo allestito uno stand sulle opportunità Ue durante le Atp Finals all’interno del Fan Village, mentre al Festival di Sanremo abbiamo coinvolto gli artisti in gara a partecipare alla campagna per il voto di giugno, con la matita portata sul palco in segno di sensibilizzazione”.

Stando ai dati forniti durante l’incontro, nel Nord Italia due cittadini su tre dichiarano di essere informati sull’Unione europea mentre uno su tre si ritiene piuttosto informato sulle principali istituzioni europee, prevalentemente attraverso la televisione (35%). Per quanto riguarda invece il tasso di gradimento sulla gestione Ue di alcune tematiche, colpisce il 4.6 su 10 assegnato a politiche giovanili, sociali e migratorie. Se è vero che “Quello che succederà nella prossima legislatura non sarà business as usual”, come ha detto Molinari, ecco che il lavoro per aumentare il senso di vicinanza nei confronti dell’Europa appare quanto mai fondamentale per chi opera nell’orbita delle istituzioni e al loro interno.

In un’agenda fitta di appuntamenti ed eventi, la giornata dell’Europa del 9 maggio assume quest’anno un peso ancora maggiore rispetto al solito: l’anniversario della dichiarazione con cui Rober Schuman diede vita alla Comunità europea del Carbone e dell’acciaio, primo embrione di quella che diventerà poi l’Unione europea come la conosciamo oggi, cadrà infatti a un mese esatto dalle elezioni per il rinnovo dell’Eurocamera, unica istituzione europea a essere eletta direttamente dai cittadini dell’Unione.

Una data che è stata recentemente al centro delle cronache nazionali con la campagna di sensibilizzazione per consentire agli studenti fuorisede di esprimere il proprio voto. In Italia si contano 4.9 milioni di fuorisede, di cui circa 600mila sono studenti (40mila quelli in Piemonte): “La componente studentesca però è una parte molto ridotta e quindi potremo cantare vittoria laddove tutti i fuorisede avranno diritto di voto” aveva detto lo scorso 14 febbraio Giacomo Pellicciaro, consigliere dell’assemblea regionale del Piemonte per il diritto allo studio e rappresentante al consiglio delle studentesse e degli studenti.

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