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“Verità per tutti i Giulio d’Egitto”. Amnesty al Campus Einaudi con Bonini per indagare sull’omicidio Regeni

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Chi ha ucciso Giulio Regeni? La ricerca della verità sul suo omicidio passerà, venerdì 28 aprile alle 10.15, dal Campus Einaudi di Torino, dove Amnesty International ha organizzato un evento dal titolo “Cronaca di un omicidio di Stato”. All’incontro sarà presente il giornalista Carlo Bonini che, con Repubblica, ha indagato sull’omicidio del ricercatore italiano e realizzato “Nove giorni al Cairo”, documentario presentato al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, nel quale si ricostruiscono i momenti della sparizione di Giulio, fino al ritrovamento del suo corpo senza vita nella periferia della capitale egiziana. “Iniziative come questa sono fondamentali, perchè senza un’opinione pubblica attenta sarebbe ancora più difficile colpire il muro di sabbia alzato dalle autorità egiziane” ha dichiarato a Futura News Bonini: “l’agenda politica italiana ha risentito positivamente dell’attenzione internazionale e aiuta anche noi giornalisti nel nostro lavoro. Questa pressione ha fatto sì che anche il Governo agisse in modo risoluto, bloccando di fatto i rapporti diplomatici con il paese di al-Sisi”.

L’evento, oltre che ricostruire la morte del ragazzo friulano, sarà anche un’occasione di confronto sul tema delle violazioni dei Diritti Umani in Egitto, dove ogni giorno decine di cittadini vengono arrestati, picchiati e uccisi. Un’occasione per dimostrare che, nonostante siano passati 457 giorni dalla sparizione di Giulio, la richiesta di verità è ancora forte e corale. “Abbiamo fortemente voluto che questo evento si tenesse in uno spazio universitario” ha detto la coordinatrice del gruppo piemontese di Amnesty International, Paola Belloni, “Perché Giulio era uno studente, un ricercatore. E le università italiane devono essere le prime a chiedere che l’Egitto risponda del suo omicidio. Il supporto delle istituzioni è fondamentale per mantenere alta l’attenzione”.

L’evento sarà il primo di una serie di incontri che saranno ospitati a turno da tutte le circoscrizioni di Torino, per parlare delle violazioni dei Diritti Umani in Egitto. “Abbiamo già collaborato in passato con Amnesty, con la quale abbiamo realizzato una mostra contro la violenza sulle donne” ha dichiarato la Presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise: “E anche stavolta saremo al loro fianco. La morte di Giulio è un fatto che coinvolge tutti e ognuno deve fare la sua parte affinché emerga la verità. Abbiamo affisso già da tempo uno striscione giallo per chiedere che l’Egitto risponda di quello che è successo. Siamo ancora più felici di offrire anche i nostri spazi per tenere alta l’attenzione sui Giulio egiziani”.

A volte le storie passano, il ricordo si indebolisce e la lotta per la giustizia perde la sua spinta iniziale. Nel caso dell’Egitto però, gli arresti quotidiani da un lato, ma anche la solidarietà della società civile che non si arrende dall’altro, ci ricordano ogni giorno di non smettere di chiedere la verità. Per tutti i Giulio d’Egitto.

RAFFAELE ANGIUS