Nel 2021 l’impegno dei Carabinieri Forestali nella difesa degli ecosistemi naturali, del territorio e del paesaggio della Regione Piemonte ha portato a oltre 42 mila controlli effettuati dalle 68 stazioni dislocate nel territorio regionale. L’attività di prevenzione e contrasto alle violazioni in materia ambientale ha riguardato numerosi settori: dalla tutela del territorio all’attività investigativa sugli incendi boschivi e i controlli alla gestione dei rifiuti.
I controlli nel settore della tutela del territorio – mirati alla repressione dei reati commessi in danno all’assetto del territorio e, in particolare, di aree sottoposte a precisi vincoli (idrogeologico, forestale, paesaggistico, urbanistico-edilizio, idraulico ecc.) – hanno portato alla denuncia di 277 persone e all’elevazione di 442 sanzioni per un importo totale di 379.658 euro. La tutela della flora e della fauna, mirata al contrasto del bracconaggio e all’accertamento di violazioni di legge in materia di flora, si è tradotta nella denuncia di 93 persone e l’erogazione di un migliaio di sanzioni (694.837 euro l’importo totale). Per la tutela delle specie di fauna e flora in via di estinzione, sono state elevate sanzioni per oltre 43 mila euro e denunciate 29 persone.
Il contrasto delle attività di gestione illecita dei rifiuti e smaltimento illecito – riguardanti la gestione illecita di rilevanza penali e l’abbandono incontrollato dal punto di vista amministrativo – ha visto i militari impegnati in 5.619 controlli che hanno portato alla denuncia di 297 persone e a 572 sanzioni, per totale di 1.835.334 euro.
In tema di incendi boschivi, i Forestali hanno agito su più fronti: oltre alla prevenzione e il contrasto con attività di polizia giudiziaria, tesa all’individuazione dei responsabili degli incendi, sono stati effettuati rilievi delle aree percorse dal fuoco (135 perimetrazioni di incendi boschivi). Poco più di mille i controlli, da cui sono scaturite 170 sanzioni per accensione fuochi, per un totale di 97.125 euro e la denuncia di 34 persone per incendi boschivi dolosi e colposi. In ossequio alla Convenzione firmata tra l’Arma e la Regione Piemonte per l’attività di controllo in campo forestale, i militari hanno effettuato nello scorso anno circa 200 controlli sulle trasformazioni d’uso del bosco, 389 controlli a cantieri di utilizzazione forestale e hanno emesso 111 certificati di esportazione all’estero di pioppelle e 529 certificati clonali a vivai forestali privati presenti in regione.
Con riguardo alla montagna, i carabinieri sono stati anche impegnati nelle attività connesse al Progetto Life Wolf Alps Eu – sul monitoraggio del lupo, con la realizzazione di 296 transetti di rilievo e 136 campionamenti di tracce biologiche – e nella prevenzione e previsione del pericolo valanghe attraverso il servizio Meteomont Carabinieri. In questo senso, nel 2021 sono stati effettuati circa 1.156 rilievi di primo livello, 231 rilievi itineranti e sono stati emessi 140 bollettini giornalieri di pericolo valanghe.
Tra le principali operazioni di polizia giudiziaria svolte nel corso dell’anno si annoverano:
- l’operazione “Fertil Plastic”, condotta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Cuneo, sotto la Direzione della D.D.A. di Torino, con l’esecuzione di 11 misure cautelari per lo smaltimento illecito, in terreni agricoli, di fanghi di depurazione di acque reflue non trattati e altamente inquinanti;
- l’operazione “Eterno” condotta dalla Stazione CC Forestale di Canelli (AT), sotto la Direzione della D.D.A. di Torino, relativa allo smaltimento illecito di un ingente quantità di materiale contenente amianto in varie località del sud astigiano. Tra i rifiuti abbandonati nel territorio e quelli presenti ancora in un capannone, sono state sequestrate oltre 48 tonnellate di materiale contenente amianto altamente inquinanti e pericolose per l’ambiente e la salute.
- L’operazione condotta dal Nucleo Investigativo di Polizia Forestale, Ambientale e Agrolimentare e dalla Stazione Carabinieri Forestale di Torino lungo le sponde del fiume Po, all’interno del Parco Regionale del Meisino, che ha portato al sequestro di due pericolose discariche di rifiuti speciali che costituivano una seria minaccia per l’ambiente mediante l’inquinamento del terreno e delle sottostanti falde acquifere. Le indagini hanno permesso di individuare i responsabili che sono stati denunciati a piede libero per il reato di discarica abusiva.
Quadro riepilogativo
- Controlli effettuati: 42.963
- Illeciti amministrativi contestati: 2487 pari ad € 3.592.502
- Persone denunciate: 955
- Sequestri penali: 195
- Misure cautelari: 17
- Rilievi Meteomont: 1.387 (di cui 231 Rilievi itineranti)
- Bollettini giornalieri pericolo valanghe: 140