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Torna CampusOff, l’aula studio all’OffTopic in collaborazione con l’Università di Torino

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Riapre CampusOff, l’aula studio realizzata a OffTopic dal Torino Youth Center in collaborazione con l’Università di Torino. Lo spazio è composto da due aule, che possono ospitare fino a 150 studenti, un “angolo del rumore” dedicato a lavori di gruppo e una “sala del silenzio” per lo studio individuale dotata di cuffie wireless. L’accesso è gratuito e offre agli studenti un contesto multiculturale che spazia dall’arte alla musica, dal teatro al cibo.

L’aula studio è aperta anche la sera e si trasforma in spazio polifunzionale destinato all’arte contemporanea ma anche a corsi di formazione, conferenze, proiezioni e dibattiti.

L’Università, inoltre, avrà a disposizione anche spazi attrezzati e potrà utilizzarli per attività extra-universitarie o per organizzare conferenze, momenti formativi e di intrattenimento.

“Siamo felici che si rinnovi per il secondo anno la convenzione con l’Università di Torino – ha dichiarato Luca Spadon, presidente del Torino Youth Center – e forti del successo dello scorso anno con centinaia di studenti che hanno frequentato Campus Off, struttureremo servizi sempre più adeguati alle loro esigenze”.

Il CampusOff si unisce agli altri spazi che compongono OffTopic: la Palazzina, sede degli uffici di Fnas, Creattiva, Eugenio in Via di Gioia, Il Cerchio di Gesso, The Goodness Factory e co-working per start-up e giovani creativi; il Cubo, dimora di attività teatrali e musicali; il Bistrò che, oltre alla ristorazione, offre reading, performance teatrali e musicali e il Cortile, punto di congiunzione tra i diversi spazi e reale agorà di Off Topic.

“Il centro rinnova la sua vocazione a essere sempre più una struttura aperta e innovativa – ha continuato Spadon – uno spazio di eventi e di cultura che si apre al quartiere e agli studenti. Siamo particolarmente orgogliosi inoltre di rispondere in modo concreto a una esigenza reale e a un problema annoso come la mancanza di spazi adeguati in una città dalla così forte vocazione universitaria”.

JACOPO TOMATIS