La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Torino, troppo smog: da oggi stop ai veicoli diesel fino a Euro 5

condividi

A Torino scatta oggi il blocco di circolazione dei veicoli diesel fino a Euro 5 (Euro 4 se adibiti a trasporto merci) e fino a Euro 1 benzina. Lo stop riguarda il capoluogo piemontese e altri 34 comuni e arriva a seguito dello sforamento, per quattro giorni consecutivi, della soglia di 50 microgrammi al metro cubo di particelle inquinanti registrato da Arpa Piemonte.

https://twitter.com/twitorino/status/1363809981871587328?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1363809981871587328%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fpublish.twitter.com%2F%3Fquery%3Dhttps3A2F2Ftwitter.com2Ftwitorino2Fstatus2F1363809981871587328widget%3DTweet

Proprio ieri, l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati ha presentato ad Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) le nuove direttive per contenere lo smog: dal raddoppio delle città “sorvegliate speciali” dove si applicano i blocchi di traffico emergenziali (da 33 a 76 comuni) agli interventi sull’agricoltura, passando per lo stop alla vendita di stufe in pellet con categoria tre stelle. In autunno la Regione aveva congelato lo stop agli Euro 4 per non penalizzare ulteriormente le categorie commerciali già tramortite dalla pandemia. Ora però, la città rischia una violazione dei limiti di concentrazione di Pm10 (secondo l’Iqa, Indice qualità dell’aria) che l’Unione Europea ci impone.

“Qui la situazione è diversa – spiega Marnati – Provare a impedire l’accensione del semaforo arancione significherebbe esporsi al rischio di procedure di infrazione che potrebbero costarci miliardi. Non possiamo permettercelo”.

Torino vive ore concitate sul tema inquinamento: la stretta al traffico arriva a pochi giorni dal ciclone che ha coinvolto i vertici delle amministrazioni di Comune e Regione. Sono nove gli avvisi di garanzia notificati dal pm Gianfranco Colace e recapitati, tra gli altri, alla sindaca Chiara Appendino, all’ex sindaco Piero Fassino, al presidente Alberto Cirio e all’ex governatore Sergio Chiamparino. L’avvio dell’inchiesta per “inquinamento ambientale” della procura di Torino risale al 2017. Il fascicolo era stato aperto dopo l’esposto presentato dall’avvocato Marino Careglio per conto di Roberto Mezzalama, esperto in valutazioni ambientali e oggi presidente del “Comitato Torino Respira”. Poi, le indagini si erano fermate per quasi due anni. L’accusa agli indagati è quella di non aver adottato sufficienti misure, soprattutto in tema di traffico automobilistico e riscaldamento invernale, per contrastare l’inquinamento da smog, che dal 2015 a oggi ha portato Torino a essere ripetutamente maglia nera in Italia.

Lo stop imposto ieri non ha correlazioni con la vicenda ed è frutto del regolare bollettino dei rilevamenti svolti da Arpa Piemonte. Secondo le stime, riguarderebbe circa 800mila veicoli e resterà in vigore almeno fino a giovedì, quando le nuove rilevazioni di Arpa diranno se la situazione dell’aria sarà migliorata.

Articoli Correlati