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Torino capitale dei trapianti: oltre 10mila negli ultimi 40 anni

Il Piemonte si certifica eccellenza nazionale per donazioni e trapianti di organi nel 2024. Stando ai dati, Torino è la capitale dei trapianti: dal primo intervento nel 1981, si contano, alla fine dell’anno, oltre 10mila operazioni. Mentre per la quarta volta negli ultimi cinque anni, l’Aou Città della Salute e della Scienza si conferma l’ospedale più prolifico del Paese. 

Nella regione è stato poi raggiunto il secondo miglior risultato di sempre per le donazioni (171), circa il 9% dei donatori italiani. In particolare, si registra un aumento del 22% dei donatori di organi con cuore fermo (278), mentre quelli con cuore battente ammontano a 143. Invece, le opposizioni sono state al 29,5%, dato sovrapponibile a quello nazionale (29,3%). 

Un traguardo che Emanuele Ciotti, direttore generale della Città della Salute di Torino, ha commentato così: “Torino non è solo la capitale italiana dei trapianti ma anche europea. La sopravvivenza a livelli europei è la più grande che abbiamo: a 5 anni dal trapianto è del 93%. Diamo speranze e vite reali ai nostri pazienti, grazie a grandi risorse e competenze”.

Grazie alle donazioni sono stati realizzati 496 interventi per un totale di 536 organi trapiantati. In sei casi sono stati realizzati in combinazioni simultanee nello stesso ricevente, i cosiddetti ‘trapianti combinati’. Tra questi, per la prima volta in Italia è stato effettuato un trapianto combinato cuore-fegato. Primato che corrobora quanto già affermato dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi: “Il Piemonte si conferma un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo nel campo della donazione e dei trapianti”.

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