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Torino Primavera, è il giorno della finale di Coppa Italia. Il Fila si riempie per la sfida contro il Milan

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L’attesa è finita. Stasera venerdì 6 aprile alle 20:30 il Torino Primavera sfida il Milan nell’andata della finale di Coppa Italia. Una partita che i ragazzi di Federico Coppitelli aspettano da più di due mesi, dal giorno in cui a sorpresa i granata hanno eliminato la Roma detentrice del titolo. La finale raggiunta ha influenzato non poco il rendimento della squadra in campionato, scivolata all’ottavo posto e fuori dalla zona playoff. In più il Toro non ha disputato il Torneo di Viareggio al massimo delle sue possibilità, con la decisione da parte dell’allenatore di lasciar giocare chi ha avuto meno spazio proprio in vista del doppio confronto con i rossoneri.

La spinta del Fila

Stasera, però, niente calcoli. Spazio ai migliori, anche se Coppitelli dovrà fare a meno di Alessandro Buongiorno, il difensore centrale classe 1999 uscito dal campo all’esordio con la prima squadra per un infortunio al gomito sinistro, che lo tiene in dubbio anche per il match di ritorno (13 aprile a Milano) . I granata, però, possono contare su un ritrovato Karlo Butic, tornato al gol nelle ultime due vittorie di campionato dopo tre mesi d’astinenza, e soprattutto su un Filadelfia che si preannuncia al completo: “ Non vediamo l’ora di ritrovare l’ambiente che già avevamo visto nel derby contro la Juve – ha spiegato alla vigilia mister Coppitelli – Dovremo essere bravi a farci trascinare dal pubblico e, viceversa, a fare in modo che il pubblico trascini noi”.

 

L’avversario

Oltre al vantaggio del ritorno a San Siro, il Milan può vantare una scuola calcio da anni ai vertici nazionali: negli ultimi anni ha tirato fuori elementi come Calabria, Locatelli e Donnarumma, tutti capaci di imporsi in prima squadra. Ora sono tanti i giovani che si stanno mettendo in mostra, come l’esterno portoghese Dias e gli attaccanti Tsadjout e Forte (9 e 7 gol rispettivamente). E poi c’è il ritorno di Hachim Mastour, ex bambino prodigio marocchino tornato a giocare in Italia nell’ultimo match della Primavera, il pareggio per 0-0 in casa della Juventus.

Lo specialista delle finali

A gestire la pressione di un appuntamento così importante viene in soccorso per il Toro proprio l’esperienza di Coppitelli. Le finali sono nel sangue dell’allenatore granata: a soli trentatré anni, è arrivato in fondo con i Giovanissimi e gli Allievi sia nei dilettanti che tra i professionisti, diventando l’unico ad aver vinto tutti gli scudetti dell’intero settore giovanile. Ma nella bacheca del tecnico manca la Coppa Italia, assente nell’albo d’oro granata dal 1999. Un’attesa che può finire la settimana prossima a San Siro e che giustificherebbe il salto nel calcio dei grandi.

EMANUELE GRANELLI