La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Torino Pride 2025: le parole necessarie per una corretta rappresentazione

condividi

“Le nostre sono esperienze, non difficili, ma complesse, nel senso che non possono essere semplificate da un binarismo sia di genere che proprio di idea, di come siano incasellabili le soggettività – spiega Luca Minici, coordinatore di Torino Pride -. Sono sempre di più le identità, le parole o anche i modi di affermarsi che troviamo, perché è molta la varietà che c’è e che riconosciamo nelle persone. E l’affermazione delle persone passa anche attraverso la parola e noi rivendichiamo il significato politico di tutto questo”.

Sono le parole e l’uso di un linguaggio corretto infatti uno dei temi portanti che dà avvio al Torino Pride 2025, presentato al museo della Resistenza. La data annunciata per la manifestazione è il 7 giugno.

Locandina Torino Pride 2025, illustrazioni di Marco Amerigo Latagliata

Novità di quest’anno è l’adesione ufficiale dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri e dell’Ordine dei giornalisti. “La partecipazione dell’ordine dei giornalisti al Torino Pride fa parte di un percorso che abbiamo iniziato già tre anni fa – spiega Stefano Tallia, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte – con la promozione di numerosi corsi di formazione su questi temi che in particolare, vista anche quella che è la nostra specificità, puntano sul corretto utilizzo del linguaggio. In questo percorso, intendiamo inoltre promuovere una carta arcobaleno, vale a dire un percorso partecipato con l’organizzazione del movimento Lgbtqia+, per definire quelli che devono essere i doveri anche dei giornalisti quando si approcciano a queste tematiche”. Per farlo è in programma il 4 giugno un momento di formazione alla Casa dei giornalisti, che sarà anche uno dei momenti di avvicinamento alla manifestazione del 7 giugno. In questa occasione si parlerà dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio regionale antidiscriminazioni, composto dal Centro interdisciplinare Cirsde dell’Università di Torino e dall’associazione GiULiA Giornaliste del Piemonte, in convenzione con la Regione Piemonte. Scopo dell’Osservatorio è quello di monitorare le rappresentazioni e i linguaggi usati dei media locali piemontesi. Per realizzare l’ultima edizione del report sono stati analizzati 6.346 contenuti giornalistici prodotti tra il 1° novembre 2023 e il 31 luglio 2024.

Mappa percorso Torino Pride 2025

Nel corso della presentazione si è fatto riferimento alla situazione nell’Ungheria di Viktor Orbán, dove il Parlamento ha approvato un emendamento costituzionale che introduce una restrizione dei diritti civili, anche quelli della comunità Lgbtqia+, come vietare gli eventi del Pride. Ma se da una parte l’Italia non è tra i Paesi che hanno firmato per sanzionare l’Ungheria, dall’altra è proprio a Torino che si terrà l’Euro Pride 2027. “Quello per l’Euro Pride 2027 è un percorso partito da molto lontano, iniziando a frequentare quelle che sono gli ambienti di European Pride Organisers Association (Epoa) – racconta Minici-. Pian piano è cresciuta l’idea che Torino potesse rappresentare non solo la candidatura di una città, ma la candidatura di un Paese. Quella del 2027 sarà quindi una manifestazione con una vocazione europea, con una chiamata a raccolta di tutte le realtà italiane, per parlare di Italia in Europa e per parlare di Europa attraverso l’Italia, anche attraverso quello che accade da noi, nelle nostre realtà, e farne una lettura più ad ampio spettro, anche rispetto a cosa significa Europa per noi. Un’Europa disarmata, che metta al primo posto le persone e quindi anche i diritti. Che metta al primo posto la salvaguardia dell’ambiente e delle persone anche attraverso l’ambiente”.

Articoli Correlati