La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Torino postindustriale: tre itinerari per scoprire una città in trasformazione

condividi

Nella città industriale, le grandi industrie non ci sono più. L’architettura di Torino però non si è fermata, e gli stabilimenti dismessi sono stati convertiti e hanno trovato nuovi utilizzi. Per farli conoscere ai turisti, ma soprattutto ai torinesi, Urban Center Metropolitano ha deciso di inaugurare tre percorsi che attraversano la città e ne raccontano l’anima più contemporanea. La partecipazione è aperta a tutti al costo di 10 euro (8 per chi possiede l’Abbonamento musei e Torino+Piemonte card), prenotandosi sul sito www.urbancenter.to.it

È la prima volta che lo spazio dedicato alla trasformazione cittadina si rivolge direttamente ai cittadini, organizzando tre itinerari aperti a tutti. Grazie alla collaborazione con Turismo Torino e provincia e le associazioni di categoria delle guide turistiche, dal 4 aprile a luglio saranno attivate tredici visite, suddivise fra “La città postindustriale”, “L’arte nei luoghi della città fordista” e “Da San Salvario a Lingotto”. E l’’intenzione è poi di replicare l’offerta da luglio a dicembre con altre 21 date.

Urban Center Metropolitano è lo spazio dedicato alla trasformazione urbana di Torino
Urban Center Metropolitano è lo spazio dedicato alla trasformazione urbana di Torino

Le Officine Grandi Riparazioni, la stazione di Porta Susa, la fondazione Merz e il Villaggio Olimpico sono una parte importante della storia del capoluogo, che spesso anche chi vive a Torino non conosce. Più di 250 guide turistiche, formate per l’occasione dall’architetto Giovanni Comoglio sugli edifici e l’arte contemporanei, racconteranno allora la storia di una metropoli che ha dovuto reinventarsi.

“È un’offerta formativa più che turistica”, sottolinea Comoglio. L’obiettivo è di rendere la cittadinanza più informata e più appassionata del proprio territorio. “A Londra e Berlino tour come questi esistono da tempo e aiutano a le persone a sentirsi parte della comunità”, racconta Valentina Campana, direttrice di Urban Center Metropolitano. Pensa a una cittadinanza attiva anche il presidente (e vicesindaco) Guido Montanari: “Serve che gli abitanti siano informati su quello che li circonda perché solo a quel punto può esserci un dibattito veramente utile”.

Gli itinerari nella mappa 

CORINNA MORI