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Torino pedonale, dal 1978 a via Roma

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“Fra dieci giorni scatta la ‘rivoluzione’ in centro”, titolava “Stampa Sera” nel gennaio 1978. Era appena stata annunciata la pedonalizzazione di via Garibaldi, la prima strada del centro storico a essere chiusa al traffico. “Per l’automobilista c’è una piccola consolazione: se la sua meta è il centro, troverà qualche posteggio in più” rassicura l’articolo. E così è iniziato il lento ma inevitabile processo di pedonalizzazione di Torino, la città auto-centrica per eccellenza che però nel tempo ha imparato ad apprezzare i benefici di questa rivoluzione. Dopo la trasformazione di via Garibaldi sotto la giunta Novelli, il sindaco Valentino Castellani ha restituito ai pedoni piazza della Consolata (1996), piazza Castello (1999) e l’area intorno alla Mole Antonelliana (2000). 

Una linea politica sposata anche da Sergio Chiamparino che, diventato primo cittadino, nei primi anni Duemila ha liberato piazza San Carlo, via Accademia delle Scienze, piazza Valdo Fusi e ancora piazza Carlo Alberto, piazza Carignano e l’area intorno alle porte Palatine, fino ad arrivare a piazza Vittorio Veneto (in parte), via Carlo Alberto e via Lagrange. Un centro storico difficile da ricordare gremito di automobili. Eppure Palazzo Madama era usato come snodo del traffico e Piazza San Carlo era, in passato, grande parcheggio a cielo aperto. 

La “Grande lite per il traffico”, come titolava Stampa sera, ha però dato i suoi frutti. “Via Garibaldi vuota era piaciuta pure alla Soprintendenza e sembrava tollerata addirittura dai commercianti della zona” scriveva Stampa sera un mese dopo l’annuncio, nel febbraio 1978. 

Via Roma pedonale

Cinquant’anni dopo il processo non si è ancora arrestato e proprio in questi giorni il sindaco Stefano Lo Russo ha annunciato di voler chiudere al traffico via Roma, pedonalizzando anche l’area tra piazza Carlo Alberto e piazza Carlo Felice. 

Tra le consuete critiche c’è chi chiede che l’intervento non sia un’operazione low cost, ma che l’area venga riadattata alla nuova veste pedonale. Si pensa probabilmente al segmento di via Roma tra piazza Carlo Alberto e piazza Castello, chiuso alle automobili senza però alcun tipo di intervento riqualificativo dell’area. “La nuova pavimentazione e gli elementi di arredo urbano cambieranno il volto della via” scrive Lo Russo nel suo post Facebook. Per prima cosa, l’idea è di eliminare il gradino che separa i portici dal marciapiede e abbellire la pavimentazione con pietre lastricate.

Restano ancora da capire le tempistiche della realizzazione. Soprattutto, per quanto tempo via Roma sarà bloccata dai cantieri. 

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