Sono 17 i concerti in programma, dal 5 marzo al 19 aprile in tutte le province piemontesi, per la seconda edizione del Torino Jazz Festival Piemonte, che vede la Fondazione Piemonte dal Vivo collaborare con Fondazione per la Cultura Torino, Città di Torino e Torino Jazz Festival. Secondo Matteo Negrin, direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo, la manifestazione è in un ottimo stato di salute: “Le due fondazioni si pongono come abilitatori del contesto locale e garantiscono il respiro internazionale, mettendo a disposizione le loro competenze e il profilo istituzionale”.
Oltre alla programmazione di concerti, l’anno scorso la rassegna ha infatti inaugurato un progetto di relazioni e scambi con il festival jazz di Edimburgo, che quest’anno riproporrà con il Québec.
Alla presentazione del festival, stamattina, 20 febbraio hanno partecipato l’assessore alla cultura della Regione Vittoria Poggio, che ha espresso sostegno alla manifestazione e alla musica jazz, e l’assessore alla cultura della Città di Torino, Francesca Leon, che ha paragonato l’iniziativa a un seme che “può svilupparsi e far i crescere musicisti del territorio, anche con relazioni internazionali”.
La direzione artistica del festival è affidata a Fulvio Albano, direttore artistico del consorzio Piemonte Jazz, Diego Borotti e Giorgio Li Calzi. “La rete è l’elemento più importante della manifestazione, che è unica non solo in Italia, ma è un’iniziativa ammirata e seguita con attenzione da tutto il mondo. Il Piemonte ha saputo creare una rete dal basso, con un grande lavoro sotterraneo e tanti sacrifici, per dare vita a un brand che ci rappresenta anche fuori da Torino, che ha accettato di aprirsi e inglobare il territorio”, ha dichiarato Albano.
Il co-direttore artistico Diego Borotti ha escluso intenti di ‘colonizzazione’: “Lungi da noi l’idea di sfrattare qualcuno, anzi, la direzione artistica è stata condivisa, con fatica e soddisfazione. Le comunità jazzistiche esistono e hanno ognuna la sua particolarità; abbiamo cercato di non stravolgere ma di esaltare la loro vocazione originaria”.
Negrin ha illustrato anche l’aspetto economico: il festival costerà in totale 128.300 euro, di cui 25mila messi dalla Reale Mutua, che ospiterà anche l’unica data torinese, domenica 29 marzo alle 18 all’Auditorium Bertola, con il duo della cantante Camille Bertault insieme a Fady Farah. Sponsor della manifestazione anche Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive (Ancos) e Confartigianato Imprese Piemonte.
Il programma, in cui sono coinvolti anche artisti del calibro di Enrico Rava, è consultabile sul sito www.piemontedalvivo.it.