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Torino jazz festival 2025, la musica è libera

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Dal 22 al 30 aprile torna l’appuntamento annuale con il Torino jazz festival (Tjf), giunto alla sua tredicesima edizione. Tema di quest’anno “Libera la musica”. L’obiettivo è quella di non tenerla bloccata in binari predefiniti, di accoglierne la creatività e il fitto programma del festival riflette bene questo intento. Negli otto giorni dell’evento ci saranno 71 concerti, in 58 luoghi diversi della città, per un totale di 289 artisti provenienti da tutto il mondo.

Direttore artistico è il musicologo Stefano Zenni che alla conferenza stampa di presentazione del festival, tenutasi nella Sala delle colonne del Palazzo civico nella mattina del 10 marzo, sottolinea un punto importante. Tra i concerti in cartellone, saranno ben otto le produzioni originali Tjf, ossia live che sono stati creati apposta per il festival, o perché richiesti dalla direzione o perché proposti dagli stessi artisti. “Questo significa che bisognerà venire a Torino per sentire musica nuova” afferma orgogliosamente Zenni.

Presente alla conferenza anche il sindaco della città Stefano Lo Russo, che ricorda come l’edizione di quest’anno sia anche dedicata a “celebrare il 25 aprile, nell’80esimo anniversario della Liberazione”. Tra gli eventi che si terranno in quella giornata, spicca “Il ballo della Liberazione”, in cui due big band torinesi, la Gianpaolo Petrini big band e la JcT big band si sfideranno a colpi di musica, nel ricordo della musica swing a ritmo che fece da colonna sonora a molti festeggiamenti delle truppe americane e dei partigiani italiani quando l’Italia fu liberata dal nazifascismo.

Altro evento da non perdere è un’esclusiva europea. Si tratta del concerto della Jason Moran bandwagon con il gruppo TJF All Stars (un gruppo di musicisti italiani jazz di spicco messo insieme proprio per questo evento) che chiuderà il festival il 30 aprile. Il live dal titolo “Il Big Bang del jazz. L’eroica storia di James Reese Europe” ricorderà le imprese dello storico direttore di banda afroamericano, che nel dicembre 1917 arrivò in Europa con un reggimento – da cui uscì poi la banda degli “Harlem Hellfighters” –per combattere sul fronte franco-belga durante la prima guerra mondiale.

L’apertura del Tjf sarà invece dedicata al musicista torinese Enrico Rava, a cui verrà consegnata la targa Torri palatine della città di Torino, per il merito di aver portato il jazz italiano nel mondo. Il programma prevede anche tanto altro. Innanzitutto, la collaborazione con 19 club di Torino, come l’Off topic o il Comala, che ospiteranno 26 appuntamenti di musica proposti da loro stessi, in coordinamento con la direzione artistica del festival.

Non c’è solo la musica live. In collaborazione con Salone Off del Salone del libro di Torino, la rassegna Jazz talks, con dibattiti e conferenze. Ma anche il filone Jazz cinema, in cui verrà presentato il film “Just play and never stop. Un viaggio spericolato nel jazz”, prodotto dal Tjf e girato proprio durante le ultime due edizioni del festival.

Il programma completo è disponibile qui e i biglietti saranno disponibili a partire dall’11 marzo online o presso la biglietteria fisica Urban lab.

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