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Torino in marcia per i diritti dei trans

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La città di Torino celebrerà il Transgender Day of Remembrance in ricordo delle vittime di trans fobia con due iniziative. Domenica 17 novembre l’appuntamento è con la Trans Freedom March, arrivata alla sua sesta edizione, che partirà alle 16 da Piazza Vittorio Veneto. Sabato sera, 23 novembre, nell’aula Magna del Politecnico di Torino in collaborazione con i due atenei cittadini invece è prevista la Trans Celebration Night. Una serata per lanciare un messaggio di positività e valorizzare i talenti di persone trans in vari ambiti con il conferimento di un premio. Alla serata interverranno anche Bianca Berlinguer e Vladimir Luxuria.

L’organizzazione della marcia quest’anno è passata interamente all’associazione Sunderam prima associazione di persone trans a Torino nata tre anni fa. Per la presidente Sandeh Veet è un grande orgoglio: “Il comune e le istituzioni ci hanno sempre supportato, con la sindaca Chiara Appendino che ha sempre partecipato alle nostre iniziative. Non è semplice affrontare la vita di tutti i giorni, attraverso la marcia chiediamo soprattutto lavoro. La possibilità di essere indipendenti e realizzarci in un mondo in cui c’è ancora una forte discriminazione”.

Iniziative necessarie per veicolare i giusti messaggi: “I media non hanno mai aiutato molto a diffondere una corretta immagine del mondo trans. Specialmente quando si tratta di transizione da uomo a donna. In televisione si pone di solito l’attenzione su ‘personaggi’ particolari o sul fenomeno della prostituzione – ha spiegato Sandeh Veet – il maschilismo più becero si limita ad accentuare l’elemento sessuale, tralasciando gli aspetti più normali dell’identità di genere. Le persone in transizione hanno una vita affettiva e sociale come tutti. Aspirano ad avere un lavoro e un’indipendenza”.

Negli anni la situazione è molto migliorata a partire dalla legge 164 del 1982 che consente la rettifica del cambio di sesso sui documenti, anche nel caso in cui questo non sia ancora avvenuto materialmente. Molte università danno la possibilità agli studenti transessuali di avere il doppio libretto. “Torino è sempre stata una città molto aperta su questi temi, qui si è tenuto il primo meeting nazionale delle persone trans nel 1982. Ma la lotta è ancora dura, c’è tanta ignoranza in giro” ha concluso Sandeh Veet.

FRANCESCA SORRENTINO