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Torino: furti di ricambi per auto per 2 milioni di euro

Furti di ingenti quantità di ricambi e componenti di automobili per un ammontare complessivo di circa 2 milioni di euro: marmitte, autoradio, pneumatici, parti del motore e componenti elettroniche. Pezzi rubati che poi venivano portati in alcuni magazzini e rivenduti su vari siti web.

Questa l’attività criminale che lo scorso 28 maggio ha portato la squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale di Torino a eseguire 7 misure cautelari – sei in carcere e una di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria – nei confronti degli indagati, che dovranno rispondere alle accuse di associazione per delinquere finalizzata al furto ed alla ricettazione. In tutto, sarebbero coinvolte 18 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di furto e ricettazione di ricambi.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Torino, è cominciata nel febbraio 2022, a seguito di un evidente incremento di furti di merci su veicoli commerciali in sosta durante la notte. I furti inizialmente si erano verificati principalmente nelle aree di servizio “Stura sud” e “Stura nord” della tangenziale e riguardavano prevalentemente pezzi di ricambio per auto.

In base alle prime indagini, risulterebbero coinvolti, a vario titolo, persone e società legate al settore automobilistico e attive nella vendita di ricambi su diverse piattaforme online. Gli agenti hanno scoperto anche alcuni magazzini in provincia di Torino, dove venivano conservati gli autoricambi rubati, in attesa della loro vendita. L’indagine ha anche evidenziato come la merce venisse poi venduta tramite l’emissione di false fatture da parte di imprese – anche estere – che attestavano operazioni inesistenti. Gli agenti hanno sequestrato diversi componenti originali, per un valore commerciale di circa due milioni di euro. In più, sono stati individuati anche imballaggi con marchi di note case automobilistiche contraffatti. Gli inquirenti, alla luce del modus operandi e della costanza dell’attività criminale, ipotizzano che gli episodi emersi facciano parte di un giro di furti molto più ampio.