«La vita è un varietà»: il tema della tredicesima edizione del Torino fringe festival suona come un giudizio sull’esistenza, ma racchiude un omaggio a una lunga tradizione artistica. Dal 13 maggio al 1° giugno la kermesse porterà infatti in giro per la città, con più di 40 spettacoli di prosa, danza, musica e performance, la tradizione del teatro di varietà, dei cabaret e dei café chantant, mescolate alla drammaturgia contemporanea.
“Con questo tema abbiamo voluto abbracciare la vitalità e la molteplicità dei linguaggi artistici per offrire una riflessione profonda sulla complessità del nostro presente”, spiega la direttrice artistica del festival, Cecilia Bozzolini. La contaminazione tra i generi sarà uno delle caratteristiche della rassegna: “Ogni spettacolo è un tassello di un mosaico che racconta la vita, in tutta la sua varietà – continua la direttrice artistica -. È un festival che parla a tutti e tutte, che cerca di portare il teatro fuori dai teatri e la cultura dentro la quotidianità”.

Palcoscenici del festival saranno infatti luoghi storici dello spettacolo torinese, come la sala da ballo Le Roi, ma anche luoghi meno convenzionali per le rappresentazioni, come il Polo del 900 o l’impianto di accumulo e riserva di calore del gruppo Iren, The heat garden (nella foto).
L’evento di apertura del festival sarà il 13 maggio alle 20.30 a Le Roi, con “Ultravarietà! Dal trapassato prossimo al futuro anteriore”, serata realizzata in collaborazione con Salone off 2025 e Club Silencio. Tra gli eventi speciali, lo spettacolo di Arturo Brachetti “Arturo racconta il Varietà”, il 15 maggio alle 20.30 al Polo del 900. “Il varietà è vivo e fa parte del nostro dna di italiani”, ha detto Brachetti in un video messaggio all’evento di presentazione del festival. Alla conferenza stampa è stata anche annunciata la collaborazione del Fringe festival di Torino con il Napoli fringe festival in occasione delle celebrazioni di Napoli 2500.
Dal 2013 il fringe festival ha ospitato più di 350 compagnie teatrali e oltre 150mila spettatori. Un plauso al festival è arrivato dalla vicesindaca Michela Favaro: “Crediamo molto nel potere della cultura di permeare la vita della città”.