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Torino contro l’omofobia nel segno di Stuart Milk

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Un segno contro l’omofobia. È questo il titolo che la città di Torino ha scelto per celebrare oggi, 17 maggio, la Giornata internazionale contro l’omofobia. Riconosciuta dalle Nazioni Unite e dall’Unione Europea nel 2004, questa ricorrenza ricorda il giorno del 1990 in cui l’Organizzazione mondiale della sanità cancellò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
Ospite d’eccezione nella Sala Rossa di Palazzo Civico, l’attivista per i diritti LGBT, Stuart Milk. Nipote di Harvey Milk, primo eletto delle istituzioni statunitensi dichiaratamente gay, è co-fondatore e presidente della fondazione intitolata allo zio. Nel suo discorso Milk ha ricordato il sacrificio di Brenda McCool durante la strage di Orlando, Florida, del giugno 2016 e il pensiero di Harvey: “Chiedeva a tutte le persone, non solo agli LGBT, di essere autentiche e orgogliose di quello che erano. Chiedeva loro di non nascondersi e di avere speranza per il futuro”.
Milk ha poi voluto omaggiare la commossa sindaca Chiara Appendino con una medaglia che ritrae suo zio: “Sono un po’ triste che non abbia potuto vedere una giornata come oggi: forse non avrebbe mai immaginato una città con una sindaca, una vice commissiaria alla polizia municipale come Anna Chiarle e un assessore dichiaratamente gay come Marco Giusta”. Lo stesso Giusta, assessore ai diritti, ha dichiarato: “Nel nostro Paese, un terzo dei suicidi di adolescenti avviene per ragioni legate all’orientamento sessuale: un dato come questo va combattuto con rabbia e coraggio”.
Secondo il report di Ilga Europe, aggiornato pochi giorni fa al 2019, l’Italia è ben al di sotto della media europea quanto a diritti riconosciuti alle persone LGBT, 34esima su 49 Paesi.

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Il rappresentante del Coordinamento Torino Pride, Alessandro Battaglia, ha ricordato come la strada da percorrere sia ancora lunga: “Non siamo una minoranza, siamo parte di un tutto. Viviamo in un contesto complesso e abbiamo bisogno che i nostri diritti vengano riconosciuti quotidianamente. Da questo punto di vista, il Vercelli Pride di pochi giorni fa e le manifestazioni che si terranno sul territorio nelle prossime settimane sono importantissime per dare a tante persone il coraggio di uscire allo scoperto”.
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LUCA PARENA