“Presenteremo la candidatura di Torino come capitale della cultura d’impresa per il 2024”. L’annuncio arriva da Giorgio Marsiaj, presidente dell’Unione industriali di Torino a margine dell’evento “Raccontiamo l’industria” durante il primo giorno del Salone Internazionale del Libro. La candidatura è frutto di una base solida su cui poggia l’industria manifatturiera torinese e che permette di progettare un futuro in cui convivono le esigenze del territorio, delle comunità e la sostenibilità.
Uno dei concetti individuati come fondamentali per lo sviluppo industriale del Paese e di Torino è inoltre quello della filiera, in particolare nel mondo dell’editoria, focus di questi giorni di Salone. La filiera produttiva di settore a Torino è, insieme a Milano, l’unica in Italia a essere completa, a poter portare avanti l’intero processo, dall’ideazione e la progettazione di un prodotto editoriale alla sua realizzazione e distribuzione. Questa completezza è considerata fondamentale anche se il mondo degli editori è cambiato moltissimo negli ultimi anni, soprattutto nelle modalità. Carlo Emanuele Bona, presidente del gruppo cartai dell’Unione industriali ha sottolineato invece la storia importante del settore dell’editoria a Torino, una tradizione da valorizzare per costruire il futuro, nel quale dovrà continuare a esserci una commistione tra mondo “reale” e digitale, cercando di vedere opportunità nelle sfide che si presentano.