Torino batte Londra al match point. Ospiterà le Atp Finals. Tutte le tappe del successo

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Sul sito ufficiale dell’Atp è già partito il contatore. Appare la Mole “vestita” di blu. È ufficiale da oggi, 24 aprile: Torino ospiterà le Atp Finals per cinque anni consecutivi, dal 2021 al 2025. Turin 2021-2025 sarà l’olimpo del tennis mondiale, il Pala Alpitour accoglierà gli otto più grandi tennisti al mondo.

Esulta Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis: “L’assegnazione rappresenta un notevole successo internazionale del nostro Paese. Il nostro progetto si è dimostrato di grande successo grazie al lavoro svolto insieme al governo italiano e alle autorità locali. Un lavoro di squadra che, sono certo, sarà all’altezza della meravigliosa tradizione dei Maestri storici di fine stagione, e offrirà un futuro molto brillante”.

 

La sindaca Appendino: “Torino Is In”

La sindaca Chiara Appendino promette: “Ci riuniremo per sfruttare il know-how dei nostri migliori esperti nell’organizzazione di eventi sportivi internazionali e siamo certi che la nostra combinazione unica di passione ed esperienza ci darà l’opportunità di apprezzare questo entusiasmante sport in modo sostenibile e innovativo. Torino non vede l’ora di costruire un evento davvero spettacolare per giocatori e tifosi di tutto il mondo”.

Chris Kermode, presidente esecutivo dell’Atp, si congratula con Torino: “per aver messo insieme un’offerta così completa e impressionante. L’Italia ci fornisce uno dei mercati del tennis più forti e consolidati in Europa e ha una comprovata esperienza nell’ospitare eventi di tennis di livello mondiale con gli Internazionali Bnl d’Italia a Roma e le finali Atp Next Gen a Milano. Siamo lieti di ampliare la nostra partnership di successo con la Fit e Sport e Salute Spa e non vediamo l’ora di portare per la prima volta in Italia il fiore all’occhiello dell’Atp, l’evento di chiusura di stagione per i fan in crescita del tennis”.

Ma come si è arrivati fino a questo punto? La sfida è stata al cardiopalma. Un braccio di ferro quasi tutto politico.

 

Le tappe che hanno portato all’assegnazione

La vera partita delle Atp Finals 2021-2025 la città di Torino l’ha giocata tutta nei preliminari. Prima l’affondo del governo che non dava garanzie sul contributo economico da stanziare per ospitare il grande evento nel capoluogo piemontese. Poi il recupero in extremis. Infine il match ball che ha riaperto i giochi. Avanti e indietro, colpo su colpo. È cambiato tutto dall’autunno 2018.

Filippo Bonsignore, vicepresidente vicario Ussi (Unione stampa sportiva italiana) ricostruisce con noi le tappe di questo lungo travaglio.

 

Autunno 2018

Nell’autunno 2018 Torino si candida a ospitare il più importante evento mondiale di tennis dopo il Grande Slam. Tra novembre e dicembre dello scorso anno avviene il doppio sopralluogo degli organizzatori dell’Atp, un avvenimento unico nella storia delle Finals dalla sua creazione, nel 1970.

“Significa – osserva Bonsignore – che qualcosa di buono c’era nella candidatura di Torino”. La città entra così nella lista delle cinque finaliste, in compagnia di Tokyo, Singapore, Manchester e Londra (la capitale londinese ospita l’evento dal 2009 fino al 2020).

 

La partita si sposta a Roma

Siamo nel febbraio 2018. L’Atp ha bisogno di garanzie economiche. La partita si sposta a Roma, a contendersela sono Lega e Cinque Stelle, i due alleati di governo. Il primo rimpallo è dei pentastellati, ma la Lega interrompe il gioco. La palla si ferma. Giancarlo Giorgetti, sottosegretario leghista alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, è categorico: “Non si può fare tutto con i soldi dello Stato. Bisogna capire se ci sono le condizioni generali”.

Servono 78 milioni di euro: 18 milioni per la prima edizione e 15 l’anno per le quattro successive fino al 2025.

 

L’annuncio si prevedeva a marzo

Il comitato direttivo Atp avrebbe dovuto indicare la città vincitrice di lì a breve, nei primi di marzo a Indian Wells. A questo punto la Federazione italiana chiede tempo all’Atp. “Intanto arriva l’annuncio dell’addio di Chris Kermode, presidente Atp. Questa situazione – rivela il giornalista Bonsignore – ha generato qualche incognita per Torino, per la battaglia politica che si è originata dentro l’Atp”.

E mentre pareva che la candidatura di Torino fosse ufficialmente tramontata, l’Atp concedeva la proroga richiesta.

 

Finalmente arrivano i 78 milioni

Seguono giorni estenuanti di lunghe trattative. Fino al venerdì 8 marzo, quando il governo giallo-verde annuncia di aver firmato il decreto che garantisce i 78 milioni necessari. Il Credito Sportivo assicura la fidejussione. Il capoluogo piemontese torna tra le favorite in lizza, anche perché Torino gode di un certo favore “climatico”: “Nel senso che – fa notare Bonsignore – la maggior parte degli atleti sono europei e dopo una stagione passata a viaggiare migliaia di chilometri, preferiscono restare in Europa”.

Dieci giorni dopo aver varato il decreto, il Consiglio comunale di Torino approva la delibera per l’impegno finanziario della città. L’amministrazione Appendino stanzia 1,5 milioni di euro l’anno per il quinquennio 2021-25. Un altro punto segnato in volée per la corsa all’assegnazione delle Atp Finals.

Una partita da 500 milioni

Le stime parlano di un evento che avrà benefici pari a 500 milioni di euro, a fronte dei 78 milioni di costi complessivi. “Queste cifre includono diritti televisivi, alberghi, turismo. Sono previsioni che derivano dalle esperienze pregresse, come quella di Londra”.

Ma la città è pronta per ospitare l’evento? “Io direi di sì – conclude Bonsignore – Abbiamo in eredità, dalle Olimpiadi del 2006, il Pala Alpitour, con 16mila posti modulabili per ogni singolo evento. È l’unico in Italia in grado di organizzare manifestazioni di tale complessità”.

NICOLA TEOFILO