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Time2: la nuova fondazione torinese targata Lavazza guarda alla montagna

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Un milione di euro a sostegno di progetti di innovazione, sviluppo sostenibile e inclusione sociale che tengano insieme città e zone montane: così prende il via l’attività della fondazione Time2, figlia del territorio in cui nasce. Una realtà nuova, sorta grazie all’impegno delle sorelle Antonella e Manuela Lavazza. “La filantropia strategica, e quindi anche quella di origine familiare, sta assumendo un ruolo importante nel tentativo di favorire la diminuzione delle diseguaglianze, l’inclusione sociale, lo sviluppo sostenibile – spiega Antonella. – Abbiamo pensato che era giunto per noi il momento di impegnarci in prima persona in questa direzione”.

La fondazione si apre a un modo diverso di vivere il territorio, in cui città e montagna sono sempre più legate: “La crisi economica e ambientale che stiamo vivendo, anche prima della pandemia, ha messo in luce i limiti di uno sviluppo esclusivamente incentrato sui grandi centri urbani. Torino è una città incastonata tra le montagne e il legame tra città e montagna può essere un’opportunità per immaginare sistemi più inclusivi e sostenibili – dichiara Manuela -. Noi amiamo la montagna e siamo particolarmente legate alla Val di Susa. Ma non è solo una questione di passione personale: ci sono, per fare solo un esempio, molti giovani che lasciano la città e si rivolgono alle aree interne o montane cercando un modo diverso di fare impresa o vivere”.

Secondo le eredi della famiglia di imprenditori, l’iniziativa ben si colloca nel panorama torinese non solo dal punto di vista geografico ma anche dell’innovazione in ambito sociale. “Torino – sottolinea Manuela Lavazza – è una città molto importante per lo sviluppo di competenze e sperimentazioni sul piano della cultura dell’impatto sociale e ha una storia davvero significativa di associazionismo, terzo settore e iniziative di welfare innovativo”. Una realtà con cui Time2, collaborerà e stringerà rapporti: “Siamo appena nati e stiamo iniziando a incontrare possibili partner a tanti livelli diversi: da amministrazioni locali, consorzi dei servizi socio-assistenziali, imprese, enti del terzo settore fino a fondazioni e centri di ricerca. Pian piano vorremmo integrare i nostri obiettivi e sforzi con quelli di altri – sottolinea Antonella -. C’è sempre più bisogno di alleanze su alcuni grandi temi che riguardano tutti: l’inclusione sociale e lo sviluppo sostenibile tra tutti”.

Samuele Pigoni

A dirigere la fondazione è stato chiamato Samuele Pigoni, filosofo, esperto di management del terzo settore, progettazione e innovazione sociale: “L’obiettivo che ci poniamo è di trasferire i temi dell’innovazione sociale nei territori montani e periferici, altrimenti detti aree interne: di aprire Torino ai territori limitrofi, in un dialogo maggiore tra la città, con i suoi saperi e risorse, e i territori, con la loro ricchezza di saper fare e soprattutto di possibilità di futuro sostenibile”, dichiara. “Un’idea che è dettata da alcune tendenze che segnano la rinascita territori, di ripopolazione di comuni montani: abbiamo la sensazione che per il futuro la città avrà maggiore bisogno del territorio, sia dal punto di vista della qualità della vita che della sostenibilità ambientale. Qualcosa che sta già in parte accadendo, visto che Torino è definita da alcuni studiosi città metromontana”. Per farlo c’è bisogno di scambiare esperienze: “Non si tratta però – spiega – di applicare ai territori le logiche della città e viceversa, ma di creare un dialogo ecosistemico tra i due poli”.

Il primo bando, intitolato _Prossimi_, parte lunedì, 1° giugno: spazio per progetti di innovazione sociale a cavallo tra montagna e città. Il budget totale è di un milione di euro, con un tetto di 20 mila euro per progetto. La scadenza è il 22 giugno. Ulteriori informazioni su www.fondazionetime2.it.

ADRIANA RICCOMAGNO

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