La fotografia è uno dei molti linguaggi del reale. La terza edizione di The Phair, mostra internazionale che si svolge a Torino dal 27 al 29 maggio 2022, celebra questa forma di comunicazione sin dal titolo, che è una sintesi delle parole Photography e fair. Chi visiterà il padiglione 3 di Torino esposizioni potrà vedere i progetti di 50 tra espositori ed editori.
Molti i temi al centro di The Phair, prima tra tutte la narrazione femminile e le forme di liberazione dalla cultura patriarcale. Esemplare è la centralità del tema in Le Tableau de Jo di Sylvie Romieu, che vuole anzitutto guardarsi puntando la macchina verso – e contro – se stessa. Spazio anche ai corpi delle donne con gli scatti dell’indimenticata Letizia Battaglia, proposti dalla Crumb Gallery.
Particolare attenzione è rivolta anche al paesaggio e all’incontro-scontro tra quello naturale e quello antropico, con una riflessione sulle conseguenze della rivoluzione tecnologica. Temi affrontati, tra gli altri, nelle opere di Alberto Garutti (Orizzonti,C+N Canepaneri) e di Lala Meredith-Vula (Peola Simondi).
La sperimentazione occupa il posto d’onore nei lavori esposti da Kanalidarte e Ncontemporary, in cui sono le immagini costruite a far nascere nuovi spazi del reale.
The Phair concentra l’attenzione anche sul confronto tra passato e presente: i lavori di Gianfranco Chiavacci si soffermano su frammenti e residui. Il ricordo è, invece, al centro delle fotografie di Carolle Bénitah. The Phair ospita anche UGO MULAS. Dall’Italia del Dopoguerra all’America della Pop Art. La visione di un collezionista, una raccolta di sessanta fotografie vintage del fotografo che ha documentato, tra l’altro, la biennale di Venezia.
The Phair si svolge in contemporanea ai Torino Photo Days. Fino a domenica le gallerie e gli enti della cultura cittadini resteranno aperti e proporranno diverse iniziative.