Terziario, giù la fiducia nonostante la congiuntura stabile

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Le imprese del terziario frenano: questione di fiducia. È questo il punto centrale che emerge dall’indagine di Ascom Torino che ha coinvolto 800 aziende del territorio. Il problema principale alla base del calo di fiducia è l’incertezza che pesa sul clima economico generale, ancora segnato dall’incertezza di “un’amministrazione comunale non presente, una regione prossima alla campagna elettorale e un Paese ancora senza governo”, puntualizza la presidente Maria Luisa Coppa.

Il fatto che la fiducia sia in calo, pur restando nell’ambito dell’espansione economica, è in contrasto con i dati congiunturali: mentre i ricavi sono infatti stabili, altri indicatori, come l’inflazione e l’occupazione, sono in miglioramento. Anche i tempi di pagamento da parte dei clienti si accorciano.

L’indagine di Ascom ha analizzato anche il livello di digitalizzazione delle imprese del terziario piemontese: pur essendo il numero delle aziende digitalizzate in linea con la media nazionale, colpisce il dato del 47,9% di aziende intervistate che hanno dichiarato di non aver investito in digitale nel biennio passato né di aver intenzione di farlo a breve.