La Guardia di finanza di Torino ha effettuato un controllo fiscale nei confronti di un tatuatore molto affermato sui social network — tanto da vantare più di 10mila followers —, che aveva dichiarato al fisco dei compensi irrisori rispetto a quelli effettivi. Nelle dichiarazioni dei redditi l’uomo aveva indicato dei guadagni pari a poco più di 1000 euro all’anno. Per un tatuaggio ai clienti chiedeva, però, anche più di 5000 euro e le liste d’attesa per farsi tatuare da lui erano lunghissime.
Il secondo nucleo operativo metropolitano ha identificato più di 350 persone a cui il tatuatore non aveva rilasciato alcun documento fiscale o a cui aveva consegnato scontrini con prezzi stracciati (fino al 90% in meno rispetto al compenso reale). Negli ultimi 5 anni, l’uomo avrebbe nascosto 400mila euro di compensi all’erario.