Il primo trimestre del 2025 si chiude in chiaroscuro per Stellantis, multinazionale nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot S.A. Il gruppo ha registrato un calo del 14% sui ricavi netti, fermi a 35,8 miliardi di euro. Diminuiscono di 9 punti percentuali anche le consegne consolidate, pari a 1,2 milioni di euro, un dato che riflette la minore produzione in Nord America, dovuta a una lunga chiusura nel mese di gennaio, il calo della domanda per veicoli commerciali leggeri in Europa e un riequilibrio generale dei prezzi. I dati sono stati presentati mercoledì 30 aprile.
La sospensione della guidance annuale
Il gruppo ha annunciato la sospensione della guidance finanziaria per tutto i 2025. La causa principale è l’elevata incertezza data dalle nuove politiche tariffarie, in particolare negli Usa. Anche se il 95% dei veicoli importati nel mercato statunitense proviene da Canada e Messico e rispetta l’accordo sul libero scambio T-Mec (in inglese Usmca, Trattato tra Stati Uniti, Messico e Canada), Stellantis ha sospeso le importazioni di veicoli europei e ha adottato misure di mitigazione come la riduzione delle spedizioni, la gestione attiva delle scorte e la ricalibrazione della produzione.
Segnali di ripresa in Europa e Stati Uniti
Stellantis ha registrato progressi su alcuni fronti commerciali. In Europa, nel segmento Eu30 (che comprende i 27 Stati membri dell’Unione, esclusa Malta, insieme a Islanda, Norvegia, Svizzera e Regno Unito), la quota di mercato è cresciuta di 190 punti base rispetto al quarto trimestre 2024, raggiungendo il 17,3%. Negli Stati Uniti, a marzo, gli ordini retail sono aumentati dell’82% su base annua. Si tratta del miglior dato mensile dal giugno 2023, insieme alla crescita della vendita di modelli chiave come Jeep Grand Cherokee, Compass e Ram 1500/2500 (+10% su base annua). Proprio con il governo statunitense Stellantis prevede una serie di dialoghi per discutere i rapporti commerciali in vista dei dazi.
Sud America nota positiva, ma va male in Asia
Crescono del 19% le spedizioni e del 6% i ricavi in Sud America, grazie alla crescita del mercato in Brasile e Argentina. In Cina e nella zona Asia-Pacifico si registra, invece, un calo del 20% nelle spedizioni e del 15% nei ricavi. La causa? Domanda debole e razionalizzazione del portafoglio prodotti. In particolare, Maserati ha subito una riduzione del 48% delle consegne e del 50% del fatturato.
I nuovi modelli e il rinnovamento della gamma
Stellantis punta sul lancio di nuovi prodotti: nel trimestre sono stati presentati Fiat Grande Panda, Citroën C3 Aircross, Opel/Vauxhall Frontera, oltre agli aggiornamenti dei pick-up Ram 2500 e 3500 e del SUV Opel Mokka. È prevista l’introduzione di 20 modelli, nuovi o aggiornati tra il 2024 e il 2025, con 10 di questi in produzione già quest’anno.