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Sport e inclusione: brillano a Torino le prime medaglie d’oro paralimpiche

Inclusione. La parola d’ordine dei Fisu World University Winter Games di Torino: dopo 76 anni di storia, questo è il primo in cui le discipline paralimpiche si uniscono a quelle olimpiche. Nessuna distinzione, né di pista né di manifestazione. Un nuovo inizio per il mondo dello sport nel segno di un abbattimento delle barriere. E le medaglie d’oro di questa edizione rimarranno nella storia come le prime per studenti-atleti paralimpici.

Sci di fondo a Pragelato

Le danze si sono aperte mercoledì 15 gennaio nel Pragelato Plan per lo sci di fondo. Nella 10 km medaglia d’oro per il finlandese Inola Inkki per la categoria Visually Impaired (VI) maschile, accompagnato dalla guida Inkila Reetun. Per la categoria Standing, dominio del tedesco Marco Maier, in una gara che si è tinta anche di azzurro con il quinto posto di Filippo Uber. “È una grande opportunità perché porta a una maggiore apertura nei confronti di chi non ha avuto la fortuna di essere perfetto – ha commentato l’atleta italiano, dopo aver tagliato il traguardo – Possiamo dimostrare cosa sappiamo fare”.

Ancora Germania nella 10 km femminile: vittoria per Maria Leonie Walter (VI), insieme alla guida Christian Krasman. Due giorni dopo, il 17 gennaio, è stato il turno dello sprint: stessa pista, il Pragelato Plan, e stessi esiti, con le medaglie d’oro al collo di Inkki, Maier e Walter.

Sci alpino a Bardonecchia

Dallo sci di fondo allo sci alpino, da Pragelato alla pista Olimpica 23 di Melezet a Bardonecchia. Il 16 gennaio è stato il turno del Super-G. La prima a scendere in pista è stata l’azzurra Martina Vozza (VI), insieme alla guida Ylenia Sabidussi. Vozza era l’unica atleta nella categoria Visually Impaired, quindi una volta arrivata alla fine è stata automatica la medaglia d’oro, la prima della delegazione italiana in queste Universiadi. “Purtroppo, oggi gareggiavamo da sole, quindi bastava arrivare fino in fondo”, ha riassunto Vozza.

Nello Standing femminile è arrivata una delle 18 medaglie d’oro della Francia, leader del medagliere: Aurélie Richard. Nel Sitting, trionfo per la spagnola Audrey Pascual. Per gli uomini, altra medaglia d’oro per la Francia Oscar Burnham nella categoria standing. Prima partecipazione per il neolaureato Giorgio Napoli, protagonista di una caduta nelle prime porte. L’atleta varesino non ha nascosto il suo dispiacere: “Con lo stabilizzatore ho tecnicamente inforcato, quindi sono passato dentro il palo e mi sono cappottato. A parte una gran culata, per il resto a posto. È soprattutto il dispiacere perché scendendo ho pensato ‘oggi era bella per neve e tracciato, mi sarei potuto divertire’. Era la prima gara di super-G e prima gara di questa importanza. L’emozione era tanta”. Del polacco Michal Golas (VI) e del cileno Nicolas Bisquertt (Sitting) le altre due medaglie d’oro maschili.

La chiusura è stata con lo slalom gigante del 18 gennaio, con la seconda medaglia d’oro per Martina Vozza (VI), vincitrice di entrambe le manches. Nello standing, vittoria francese sia femminile che maschile: Aurélie bissa il successo di due giorni prima, Arthur Bauchet completa la doppietta. Nel Sitting maschile sul gradino più alto del podio è salito lo sloveno Jernej Slivnik, nel femminile oro per la finlandese Nette Kiviranta.

Ed è solo l’inizio: il matrimonio tra discipline olimpiche e paralimpiche è destinato a continuare nelle prossime edizioni.

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