Lo spazio ha da sempre affascinato grandi e piccini, ma quanto ne sa davvero ognuno di noi? Forse non a sufficienza e Space Festival, evento di quattro giorni (dal 22 al 25 maggio) che si tiene a Torino, si pone appunto l’obbiettivo di rispondere alle domande di appassionati e non. Marco Berry, ideatore del festival, oltre che comico e conduttore televisivo, descrive con entusiasmo il suo progetto, quest’anno alla quarta edizione. “Vogliamo fare divulgazione e incuriosire le persone sul tema della aerospazio – spiega – e a questo scopo tutti gli incontri saranno gratuiti. In preparazione dell’inizio del festival e della conferenza stampa del 10 maggio, stiamo tenendo incontri nelle scuole, dai licei alle elementari: ne abbiamo girate ventisette finora”.
Torino non è un luogo casuale nel quale tenere questo specifico festival. E’ infatti considerata il capoluogo italiano dell’aerospazio, nonché una delle città di maggiore rilievo in questo senso a livello europeo. Dopo Parigi e Toulouse è infatti la terza città europea a essere nominata “Città dello spazio” per la valorizzazione delle tante imprese che svolgono ricerca nel settore aerospaziale e che sono protagoniste nelle missioni in corso di svolgimento su Marte e la Luna. L’interesse per lo spazio a Torino è testimoniato anche dalle numerose esposizioni, come la mostra “Macchina del tempo“, inaugurata nei mesi scorsi alle Officine grandi riparazioni. Nel mentre nella fabbrica di corso Marche assieme con Axiom, azienda aerospaziale texana, sta venendo realizzata la prossima stazione spaziale europea.
A ogni incontro con le classi, Berry è accompagnato da persone che a diverso titolo portano la propria esperienza e il proprio contributo. All’ultimo di questi incontri al liceo Giordano Bruno di Torino sono presenti tra gli altri Maurizio Cheli, astronauta italiano e tenente colonnello dell’Aeronautica militare, e Antonio Lo Campo, giornalista freelance dedicato al settore aerospaziale. Cheli in particolare davanti proietta a schermo le immagini dei momenti che ha vissuto nello spazio nel corso di alcune sue spedizioni per raccontarne l’immensità e la bellezza.