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Sostenibilità e conoscenza, al via l’anno accademico del Politecnico di Torino

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“Occorre cambiare. Un decennio di crisi economica ha modificato il mondo: dobbiamo incidere di più nella società”. Sono le parole con cui il rettore Guido Saracco ha aperto l’anno accademico 2019/2020 del Politecnico di Torino. Un invito a un maggiore impegno da parte della politica, delle imprese e del mondo universitario, affinché “alle persone vengano date più opportunità e speranze”. Dal Politecnico di Torino parte un messaggio di incoraggiamento alla cooperazione tra i vari attori sociali, chiamati a uno sforzo maggiore perché “l’opera di tanti uomini che hanno permesso lo sviluppo della conoscenza in molti secoli non venga dispersa”.

 

Il rettore Guido Saracco

 

Il rettore rilancia il ruolo delle università italiane: “Come rettori noi ci siamo. Vogliamo favorire la diffusione della conoscenza tra le classi più svantaggiate”. Saracco si rivolge ai colleghi degli atenei presenti in Aula Magna, come Stefano Geuna e Paolo Comanducci, rispettivamente rettori delle Università di Torino e Genova.

 

 

“L’Università è un luogo di incontro, aperto e tollerante: è in grado di rispondere ai problemi complessi e ai cambiamenti epocali”, afferma il ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi, alla sua prima uscita ufficiale. Manfredi sostiene che investire nelle istituzioni accademiche non significa far crescere i costi dello Stato, ma aumentare le possibilità dei cittadini: “É nel loro interesse”.  Il neoministro – in carica dal 10 gennaio – annuncia nuovi investimenti per il mondo accademico. “Fino a due settimane fa ero presidente della CRUI (Conferenza Rettori Università Italiane), conosco bene la comunità accademica: al suo interno ci sono energie positive e spinte di cambiamento che vanno sfruttate al meglio”.

 

Il ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi

 

“Uno dei più gravi problemi del nostro paese è la dispersione scolastica. Il confronto con gli altri paesi è drammatico: il tasso di abbandono è troppo alto”, sostiene Bruno Mattia Codisposti, rappresentante degli studenti del Politecnico. Codisposti invita la politica a fare di più: “L’ultima legge di bilancio è la prova di un ennesimo schiaffo al nostro futuro, soprattutto nelle aree meridionali del nostro paese . Ci vogliono maggiori finanziamenti e fondi per la ricerca”. 

Il rappresentante degli studenti del Politecnico Bruno Mattia Codisposti
Il portavoce dell’ASVIS Enrico Giovannini

Finanziamenti che sarebbero necessari allo sviluppo di un pensiero critico:”è alla base “dello sviluppo sostenibile”, sostiene Enrico Giovannini. Il portavoce dell’Asvis (Alleanza per lo Sviluppo Sostenible).  nel corso della sua lectio magistrali esorta a modificare la mentalità “affinché si riescano a cogliere i cambiamenti epocali e improvvisi che stiamo vivendo”. Il punto fermo da cui partire è l’Agenda 2030 dello sviluppo sostenibile, “la più alta manifestazione che il mondo ha espresso per poter andare avanti”. Giovannini prende in prestito le parole dello storico Massimo Salvadori: “Non c’è nessuna macchina del progresso, dobbiamo decidere noi quale progresso vogliamo”. Il portavoce dell’Asvis chiede una trasformazione radicale delle università: “sono luoghi aperti e liberi”. Una richiesta che incontra il favore del rettore Saracco: “Noi ci siamo. Vogliamo dare una speranza alle persone”. 

La photogallery dell’inaugurazione

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RICCARDO PIERONI

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