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Sondaggio YouGov: “Accessibilità digitale difficile per il 16% degli italiani”

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Il 16% degli italiani avrebbe difficoltà a consultare i siti web: è uno dei dati sull’accessibilità digitale emersi da un sondaggio condotto da YouGov per AccessiWay, azienda torinese che si occupa di facilitare l’uso del web alle persone con disabilità, presentato mercoledì 19 novembre durante l'”Accessibility summit” allo spazio Toolbox di Torino. L’indagine è stata svolta online su un campione di 1.030 persone maggiorenni da tutta Italia.

Navigazione difficile

Alla domanda “Con che frequenza hai difficoltà nell’utilizzo di siti web, app o contenuti digitali?”, il 5% ha risposto “molto spesso” e il 12% “spesso”. La percentuale delle persone che ammettono difficoltà aumenta tra gli intervistati residenti al sud (23%). Il 15% degli intervistati ha inoltre ammesso di aver dovuto interrompere un’operazione online per problemi nella navigazione (3% “molto spesso” e il 12% “spesso”): in particolare, chi ammette di aver interrotto la navigazione rappresenta il 66% di chi ha dichiarato di fare fatica a consultare i siti web.

Gli ostacoli maggiori sono le pubblicità invasive e i pop-up (44%), i tempi di caricamento lunghi (27%), istruzioni poco chiare o mancanti (23%), visualizzazioni non ottimizzate per dispositivi mobili (20%) e navigazioni confuse (19%). Difficoltà che possono riguardare persone con disabilità o anziane sono le aree cliccabili troppo piccole o difficili da selezionare (18%) e i caratteri troppo piccoli (15%). Non stupisce quindi che l’accessibilità digitale sia ritenuta importante dall’86% delle perone che hanno risposto al sondaggio. 

Alla domanda “Quanto è importante che le offerte digitali siano accessibili?” hanno risposto “molto importante” il 57% delle persone con disabilità visive che hanno partecipato al sondaggio, il 50% delle persone anziane e di quelle con disabilità uditive, il 44% delle persone con limitazioni cognitive e il 43% di quelli con limitazioni motorie.

Il ceo di AccessiWay

“Dal sondaggio emerge uno spaccato di una società sempre più consapevole, dove è mancato però negli ultimi tempi uno sforzo effettivo per porre fine al problema dell’esclusione digitale – ha commentato Amit Borsok, ceo e co-fondatore di AccessiWay -. Non si può parlare di innovazione se una parte della popolazione resta esclusa e il momento di agire è adesso. Rendere il digitale accessibile significa garantire pari opportunità di informazione, partecipazione e consumo a tutti i cittadini. Un digitale che esclude è un digitale che fallisce la sua missione di unire, connettere e agevolare il progresso”.

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