Solo il 26% degli italiani tra i 18 e i 24 legge un libro nel proprio tempo libero. È ciò che emerge dallo studio Ipsos (azienda che si occupa che si ricerche di mercato), presentato oggi al Salone del Libro di Torino dal direttore scientifico Enzo Risso.
Una percentuale bassa, che però sale (anche se di poco) con l’età, arrivando al 28% nella fascia 25-34. Più genericamente solo il 45% degli italiani legge un libro nel proprio tempo libero. Un numero non rassicurante. Se si parla invece di quantità, il 22% non ha letto libri o al massimo uno nell’ultimo anno, il 38% dai due ai quattro, il 30% dai cinque ai dodici e il 12% più di dodici.
La ricerca, che conta 1000 intervistati, analizza anche un altro tema, sempre più di attualità: la soglia di attenzione. Il 17% degli italiani fa fatica a capire ciò che legge (con un picco nella fascia d’età 25-34 al 30%), il 51% legge lentamente e solo il 32% legge senza difficoltà.
Passando invece alla domanda “Ritiene fondamentale sostenere la lettura da parte dei giovani?” il 79% degli intervistati è d’accordo. La percentuale però scende nettamente per coloro che appartengono alla Generazione Z (nati tra tra il 1997 e il 2012) al 56%. Resistono infine i libri cartacei, che sono preferiti nel 70% dei casi agli ebook (fermi all’11%). Il restante 17% non ha una preferenza.