Nella gara di slalom maschile, a Bardonecchia, sul podio sono saliti Giappone, Italia e Francia. Una sorpresa: nel primo run solo il giapponese Takayuki Koyama era riuscito a posizionarsi sul podio. Con oggi, 22 gennaio, si chiudono ufficialmente le discipline dello sci alpino maschili e femminili dei Fisu Games 2025.
Al primo posto il giapponese Tukayuki Koyama che ha finito la gara in 1 minuto e 20 centesimi, al termine della quale ha urlato dalla gioia. “Oggi il tempo era brutto, ma la pista è stata davvero ottima”, ha dichiarato, ringraziando lo staff dell’organizzazione per gli interventi tecnici.
Un posto sul podio c’è anche per l’Italia con Stefano Pizzato che si conquista l’argento con 11 centesimi di scarto dall’oro. “Un ottimo risultato”, commenta, “anche se il mio obiettivo non è mai concentrarmi troppo sul risultato prima delle gare. Cerco piuttosto di focalizzarmi sulla sciata, sul lavoro da fare in pista, e oggi credo di esserci riuscito”. Fra i suoi prossimi impegni c’è la Coppa Europa, ma il sogno è arrivare alle Olimpiadi un giorno.
Medaglia di bronzo per il francese Paul Silvestre che gareggia per la prima volta ai giochi universitari. Nel primo run si era posizionato al quinto posto, ma nella seconda parte è riuscito a fare uno dei tempi migliori: “Sono davvero molto soddisfatto dell’organizzazione per la seconda manche: neve perfetta e ottime sensazioni”.
Su 90 partecipanti alla gara, 42 non l’hanno terminata nella prima manche, altri quattro nella seconda. A detta dell’italiano Carlo Cordone – posizionatosi quindicesimo – questo “di solito è un segnale di una brutta tracciatura o di una pista impegnativa, secondo me oggi è il secondo caso”. La tracciatura dei percorsi di slalom nello sci alpino è effettuata da una figura tecnica – tracciatore – designata dalla Federazione Internazionale Sci (Fis) o dall’organizzazione dell’evento. Spesso questi è un allenatore esperto, scelto tra quelli che accompagnano le squadre partecipanti e che si alternano per garantire l’equità. Nella gara di oggi si sono susseguiti nei due turni il coach degli atleti francesi, Alexis Mercier, e quello svedese Nicklas Reiner. “La discesa è molto corta, quindi era difficile creare una gara impegnativa”, dice Silvestre. “Il mio allenatore ha cercato di renderla impegnativa tramite la tracciatura”. Un percorso difficile dunque, che ha visto trionfare solo i migliori.