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Scoperta “Fabbrica del falso” a Torino

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Circa 10mila loghi pronti per essere applicati su giubbotti, pantaloni, felpe e altri vestiti, che avrebbero dovuto “invadere” i mercati cittadini in vista delle vacanze natalizie. Un sottobosco fatto di macchine da cucire, termopresse per griffare i capi e semilavorati già confezionati e pronti alla vendita: è quanto emerso da un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Torino. La merce veniva conservata in tre abitazioni, di cui due fuori città.

Una specie di “fabbrica del falso” capace di generare introiti pari a 19mila euro. A coordinare il business una cittadina di origini extracomunitarie, in concorso con altre due persone.

Per promuovere le vendite, il gruppo organizzava periodicamente delle dirette promozionali su Facebook, partecipate da migliaia di utenti.

Proprio durante l’intervento delle Fiamme gialle, eseguito nelle abitazioni delle persone sottoposte ad indagine, è stata interrotta l’ultima “televendita”. Gli agenti hanno, inoltre, posto sotto sequestro ulteriore materiale contraffatto.

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