È in corso dall’alba di questa mattina, mercoledì 16 maggio, lo sgombero del Manituana, laboratorio culturale autogestito da studenti e allestito nei locali della Film Commission Torino Piemonte, in via Cagliari. Durante le operazioni, coordinate dalla Digos, non si sono registrati scontri.
“Abbiamo un giorno per portare via le nostre cose”: così Jacopo Scalzi, uno degli attivisti di Manituana, ha commentato l’azione di polizia. “Erano spazi che non usava nessuno”. La notizia dello sgombero (definito dagli attivisti un “gesto infame”) è arrivata questa mattina da un post della pagina ufficiale Facebook del laboratorio culturale: “Ci stiamo radunando per traslocare le nostre cose, chi può accorra per dare una mano!”. Le forze dell’ordine hanno permesso a otto ragazzi di caricare su un furgone arredi e oggetti dell’associazione.
All’angolo con corso Verona, intanto, una trentina di studenti universitari assiste a distanza all’operazione di polizia. L’accesso a via Cagliari è interdetto dalle forze dell’ordine.
I collettivi degli studenti universitari si erano spostati nelle aree inutilizzate della Film Commission il 30 ottobre, dopo aver lasciato la storica sede di via Sant’Ottavio, di fronte a Palazzo Nuovo, in seguito a una precedente minaccia di sgombero.
“Gli universitari di Manituana sono educati e contribuiscono all’economia della zona”, ha commentato una commerciante della zona che vuole restare anonima. “Francamente trovo questo sgombero incomprensibile”. Diversi commercianti di corso Verona, nelle zone più vicine alla sede del centro culturale Manituana, hanno commentato negativamente lo sgombero dell’associazione. Alcuni cittadini avevano preso l’iniziativa di lasciare dei libri alla vicina copisteria, così che potessero essere inseriti nella biblioteca di libero scambio istituita dagli studenti nelle sale occupate della Film Commission. Libri e scaffali sono stati portati via nella mattinata dagli studenti, dopo l’intervento delle forze dell’ordine che hanno eseguito lo sgombero.