Ventisette caschi neri e circa 80 parastinchi e altre protezioni: erano nascosti in un sottotetto nell’ex-asilo occupato in via Alessandria sgomberato giovedì 7 febbraio scorso. Gli oggetti sono stati recuperati dalla Digos di Torino nel corso delle operazioni di sgombero, erano celati in un solaio sopra l’area cucina e a cui era possibile accedere attraverso una botola.
“Ribadisco che l’asilo era un luogo dove non si pensava solo a realizzare proteste sociali, ma dove la protesta veniva vissuta come punto di partenza per altri obiettivi”, spiega il questore di Torino, Francesco Messina in conferenza stampa.
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Il Questore ha confermato che i lavori per la messa in sicurezza dell’asilo andranno avanti finché sarà necessario difendere lo stabile da possibili tentativi di riappropriazione degli ex-occupanti e si è scusato con gli abitanti del quartiere Aurora per i disagi causati in questi giorni. “Garantiremo l’ordine pubblico -ha dichiarato Messina ai giornalisti- la sicurezza delle persone, degli stessi manifestanti e dei nostri uomini, finché la situazione non si sarà tranquillizzata”.
Sugli oggetti trovati dalla Digos, Messina non ha dubbi: “Si tratta di materiale necessario a proteggersi in situazioni che prevedono travisamento e ricorso alla violenza. Credo sia importante che si sappia cosa veniva custodito lì dentro”.