Via Genova 118, Torino. Il 18 dicembre 2021 una gru crolla. Muoiono tre lavoratori. Nell’ambito delle “Settimane della sicurezza” promosse dall’organizzazione Sicurezza e lavoro, e col sostegno della Circoscrizione 8, gli operai Filippo Falotico, Roberto Peretto e Marco Pozzetti sono stati ricordati davanti la targa commemorativa di questo tragico incidente.
“Riteniamo doveroso commemorare una delle più gravi tragedie sul lavoro a Torino – dice Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro, promotore dell’iniziativa – tre famiglie sono state distrutte e potevano esserci conseguenze ancora più gravi se la gru fosse caduta su un autobus o su persone in coda in posta. La sicurezza sul lavoro riguarda tutti e ognuno deve fare la propria parte per promuovere condizioni sicure e dignitose”. Venerdì 22 dicembre ci sarà l’udienza del processo. Insieme all’associazione di Quirico anche i sindacati si dichiareranno parte civile insieme al Comune di Torino e il direttore ha continuato dicendo che «Auspichiamo venga fatta piena luce sulla vicenda di via Genova e che vengano accertate tutte le responsabilità. Dagli atti che stanno studiando i nostri legali emergerebbero gravi “mancanze progettuali, organizzative e di coordinamento” e che l’autogrù impiegata per il montaggio della gru a torre non avrebbe avuto le caratteristiche minime necessarie per il lavoro e che non sarebbe stata collocata nel luogo corretto e alla giusta distanza operativa».
Insieme alle istituzioni alla cerimonia erano presenti le due vedove Clarissa Vetri e Roberta Varotti, che dopo qualche ringraziamento e aver ricordato i compagni scomparsi, sono andate via. Successivamente la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, Chiara Gribaudo, è intervenuta “Quest’anno, in Italia, ci sono stati tre morti sul lavoro al giorno. E’ una guerra sotterranea, un dramma nel Paese, un’emergenza che dovrebbe essere una priorità. La Commissione nasce per questo e subito si è occupata della strage di Brandizzo. Bisogna puntare sulla prevenzione e sui controlli: il problema è che un’azienda piemontese viene controllata una volta ogni 15-20 anni perché abbiamo pochi ispettori. Così la sicurezza viene meno”.
Ha poi concluso Quirico “Era importante essere qui per dimostrare vicinanza e chiedere giustizia certa e rapida, come ha detto Gribaudo. Dobbiamo insistere per ricordare la tragedie sul lavoro e far capire che la sicurezza sul lavoro riguarda tutti: chi abita vicino a una fabbrica inquinante e chi vive nei pressi di una gru montata male o un ponteggio che crolla”.