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Sequestro milionario della Finanza al mafioso Domenico Agresta: dichiarava redditi fasulli

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Sei case fra Settimo e Volpiano, una società che gestisce videolottery e slot machine, la sua palestra di CrossFit. Sono alcuni dei beni sequestrati dalla Guardia di Finanza di Torino a Domenico Agresta, personal trainer 36enne già condannato nel 2020 in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso. Per un totale di oltre 1,2 milioni di euro, è una maxi operazione di sequestro preventivo. Nella lista degli averi di Agresta, anche sette automobili e numerosi conti corrente.

Dalle indagini dei finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Torino sono emerse dichiarazioni dei redditi troppo basse rispetto all’effettivo tenore di vita di Agresta. Una mossa ripetuta per dieci anni che ha avvalorato l’ipotesi degli inquirenti, cioè che quelle proprietà fossero frutto di proventi illeciti.

Per questo, su richiesta della Procura di Torino il Tribunale del capoluogo piemontese ha emesso il decreto di sequestro in via preventiva. Una ricchezza che ha destato sospetto tanto per il coinvolgimento di Agresta nel maxi processo Minotauro quanto per il suo contesto familiare allacciato alla locale di ‘ndrangheta di Volpiano-Brandizzo.