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Al valico di Iselle maxi sequestro di khat

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Maxi sequestro di khat al valico di Iselle, nel Verbano-Cusio-Ossola, al confine tra Italia e Svizzera. Questa mattina, lunedì 3 febbraio, la Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli hanno scoperto nel bagagliaio di un’auto 40 chili della sostanza stupefacente, avvolta in carta assorbente e divisa in 200 mazzetti di foglie. La persone alla guida – un cittadino extracomunitario diretto in Svizzera – è stata inoltre trovata in possesso di una piccola dose di marijuana. Il khat sequestrato è stato poi portato al Laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dove le analisi hanno confermato la natura della sostanza stupefacente.

Droga stimolante, il khat deriva da un arbusto originario dell’Africa orientale e della Penisola Arabica meridionale. Il suo consumo produce effetti simili all’anfetamina, generando “aumento della pressione sanguigna, stato di euforia e allegria, aumento dello stato di allerta ed eccitazione”, come si legge nella pagina dedicata nella sezione antidroga del sito del Ministero dell’Interno. La modalità di consumo più comune è la masticazione dell foglie fresche, ma può anche essere fumato o ingerito sotto forma di infuso. Il consumo medio per un individuo si attesta tra i 100 e i 200 grammi di foglie alla volta, con effetti che possono durare diverse ore.

La masticazione del khat è comune nello Yemen e nell’Africa occidentale, mentre in Europa – secondo quanto si legge sul sito del Ministero dell’Interno – è riscontrato un uso sporadico da parte di immigrati provenienti da Somalia, Etiopia, Kenya e Yemen. Pochi gli studi sull’uso della sostanza all’interno delle comunità di emigranti nei Paesi europei.

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