Trecento manifestanti che si sono ridotti di qualche centinaia dopo i primi scontri. Urlavano slogan antifascisti e se la prendevano con Simone Di Stefano, leader politico di Casa Pound in comizio all’Nh Hotel di Corso Vittorio. Hanno paralizzato Torino, scontrandosi con la polizia numerose volte. Una poco prima di Vinzaglio, con una camionetta con idrante che ha impedito il passaggio verso l’albergo. Poi dopo una fuga in avanti, i manifestanti sono stati chiusi in via Colli con fumogeni, petardi e ancora idranti. Il corteo ha bloccato molte zone della città, spostandosi poi vicino al grattacielo dell’Intesa San Paolo, dove la polizia ha risposto con i lacrimogeni a petardi e lanci di bottiglie, spazzatura e bombe carta. Scontri fisici e diretti anche in piazza Statuto e via Garibaldi, poi la manifestazione è defluita tranquillamente da piazza Castello a Santa Giulia.
Il bilancio è di sei agenti feriti – di cui uno operato per una gamba colpita da un petardo con bullone – e due manifestanti fermati, una rilasciata nella notte.
LUCREZIA CLEMENTE
EMANUELE GRANELLI
MARTINA PAGANI