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Unito, sciopero dei bibliotecari: rimandato l’inizio della nuova gestione

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Ennesimo giorno di sciopero oggi per i lavoratori del sistema bibliotecario dell’Università di Torino. Ma dopo giorni di fuoco è arrivato per loro forse un piccolo sollievo. Il Consiglio d’Amministrazione dell’Università ha deciso infatti di lasciare ai lavoratori ancora un po’ di tempo, posticipando l’inizio della nuova gestione del servizio bibliotecario, che secondo il capitolato d’appalto sarebbe dovuta cominciare il 1 luglio. Ogni tre anni infatti l’Università indice una nuova gara d’appalti per affidare alcuni servizi, tra cui appunto quello bibliotecario, a società private.

Il nuovo bando, indetto nel 2018, ha visto la società Euro&Promos ottenere l’appalto per la gestione delle 27 biblioteche dell’Università di Torino, superando CoopCulture, la società che se ne era occupata fino a quel momento. Venerdì 14 giugno, però, CoopCulture ha presentato ricorso al Tar contro la decisione dell’Ateneo di assegnare la gara d’appalto alla società Euro & Promos. Una sorpresa per l’Università, che aveva già fatto slittare di sei mesi il passaggio di consegne tra i due operatori e pensava di poterlo posticipare ancora di altri 60 giorni per non rischiare il blocco del servizio in piena sessione esami. Un’ipotesi che doveva essere votata dal Cda e che invece, dopo il ricorso, è tramontata. Ad oggi lo scenario è nuovo. 

Il consiglio direttivo dell’Università di Torino questa mattina, a seguito del ricorso, ha infatti deciso di posticipare l’insediamento della ditta vincitrice della gara, dando continuità alla gestione di CoopCulture almeno fino al 10 luglio, contrariamente a quanto annunciato nei giorni precedenti. Le tempistiche saranno in ogni caso decise dal Tar che valuterà se dare ragione a CoopCulture o a Euro & Promos.

Solo parzialmente soddisfatti i lavoratori delle biblioteche, che vedono prorogare di pochi giorni la loro incertezza lavorativa. “Bisogna sottolineare che non si tratta di un favore da parte dell’Università. Loro hanno fatto solo quello che è scritto nelle norme e che avrebbero dovuto fare giorni fa” osserva Stefano Capello, direttore provinciale del Flaica Cub, in testa al presidio che oggi si è ritrovato nel cortile del rettorato dell’Università di Torino per chiedere risposte all’ex rettore Gianmaria Ajani. Capello sostiene infatti che l’Università avrebbe dovuto prendere tale decisione già durante il consiglio del direttivo del 17 giugno, poiché il ricorso di CoopCultura risale al 14 giugno. Non è dello stesso parere Ajani, che stamattina ha voluto incontrare i lavoratori per spiegare loro le decisioni prese. “L’Università per legge non può affidare un servizio a un soggetto che abbia a suo carico un ricorso, per questo abbiamo dovuto prorogare. Sarà il Tar a scegliere quanto durerà questa sospensione”. E aggiunge “Avevamo già richiesto la proroga prima, ma l’assetto normativo vigente impediva all’università di intervenire. Proprio il nuovo ricorso l’ha permesso”. 

E ora? Il risultato della gara è sospeso fino alla pronuncia del Tar sulla richiesta di sospensiva fatta da CoopCulture. Poi si prevedono tre possibilità. La prima è che il tar accetti la richiesta di sospensiva, tutto venga congelato fino alla sentenza di merito, cioè fino quando il Tar stabilirà se il ricorso sarò valido o meno. Un’altra opzione vede il tar rigettare la richiesta di sospensiva e CoopCulture rivolgersi, entro i dieci giorni, al Consiglio di Stato con un nuovo ricorso. E quindi anche in questo caso tutto sarà sospeso. Terza possibilità: il Tar  rigetta la richiesta di sospensiva di CoopCulture, ma la società non fa ulteriore ricorso e il 20 luglio la gestione delle biblioteche viene affidata a Euro & Promos. 

Ciò che i lavoratori questa mattina hanno contestato non è solo l’incertezza del momento, ma in generale l’intero sistema di appalti, che impedisce loro di essere assunti direttamente dall’Università, privandoli quindi delle tutele che hanno invece i loro colleghi interni ad Unito. 

Ora non resta che aspettare. L’orizzonte che si aprirà dal 10 luglio è inesplorato. 

NADIA BOFFA

MARTINA STEFANONI