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Cgil e Uil scioperano contro le morti sul lavoro

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Zero morti sul lavoro e una giusta riforma fiscale. Sono queste le richieste di Cgil e Uil che per oggi hanno proclamato uno sciopero generale di quattro ore per tutti i settori privati, con ripercussioni anche sul trasporto. Lo sciopero di bus e tram è previsto dalle 18 alle 22, per il servizio extraurbano dalle 17.30 alle 21.30, mentre il personale delle ferrovie si è fermato dalle 9 alle 13. In mattinata, ci sono stati presidi in tutte le principali città d’Italia, a Torino i manifestanti si sono ritrovati in piazza Castello, davanti alla prefettura.

Al centro dello sciopero ci sono le recenti morti sul lavoro dopo l’incidente alla centrale idroelettrica Enel sull’Appennino bolognese, in cui il bilancio è, mentre scriviamo, di quattro addetti morti, tre dispersi e cinque feriti gravi. Tra gli ultimi episodi si ricorda anche la notte tra il 30 e il 31 agosto 2023, quando un treno regionale aveva investito cinque operai a Brandizzo. Secondo i dati Inail più recenti, le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate nel primo bimestre 2024 sono state 119, 19 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “È una strage, non ci sono altri termini per rappresentare il drammatico bilancio di vite spezzate sui luoghi di lavoro in Italia”, dice Gabriella Semeraro, segretaria generale della Cgil di Torino.

“La patente a punti proposta dal governo è vergognosa. Chiediamo il diritto delle lavoratrici e lavoratori di eleggere in ogni luogo di lavoro i loro rappresentanti per la sicurezza, l’obbligo dell’applicazione dei contratti sindacali, il rispetto delle norme di sicurezza per accedere a finanziamenti e incentivi pubblici”, continua Semeraro.

La patente a punti è una proposta approvata dal Consiglio dei ministri a fine febbraio nell’ambito delle misure per garantire l’attuazione del Pnrr. Si tratta di una “patente”, obbligatoria dal primo ottobre 2024 per chi lavora nel settore dell’edilizia, che funzionerà in modo simile alla patente di guida: in caso di irregolarità sarà decurtato un certo numero di punti e, se si scenderà sotto una data soglia, non si potrà lavorare e si andrà incontro a una sanzione amministrativa.

In materia di sicurezza, Cgil e Uil chiedono il superamento del subappalto a cascata, la parità di trattamento economico e normativo tra appalti pubblici e privati, il rafforzamento delle attività di vigilanza e prevenzione e la cancellazione delle leggi che hanno reso il lavoro precario e frammentato.

Le richieste riguardano anche la riforma fiscale. “Questo governo si dimostra accondiscendente nei confronti degli evasori – aggiunge la segretaria della Cgil -. È uno schiaffo in faccia a chi paga le tasse. Pensiamo che ci debba essere una vera lotta all’evasione fiscale. Chiediamo cose semplici: più risorse al fondo sanitario nazionale, che venga istituito un piano nazionale di assunzione del personale sanitario e medico, l’applicazione della Costituzione nella sua interezza nel diritto delle persone di questo Paese. Chiediamo che si avvii una stagione di rinnovo dei contratti nazionali. Poi, c’è la riforma delle pensioni. Chiediamo l’apertura di un confronto per trovare soluzioni adeguate e dare la possibilità anche ai giovani di avere un futuro”.

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