Migranti, Schlein, Emilia Romagna e molto altro. Questi sono i temi di cui abbiamo parlato con Roberto Saviano, durante il Salone del Libro di Torino. Argomenti molto complessi, su cui lo scrittore italiano (sotto scorta dal 2006) non si è mai tirato indietro.
Partiamo da una questione complessa come quella dei migranti.
Come al solito è usato come tema di propaganda. L’invasione non c’è affatto. Si parla di emergenza. Chiaramente c’è una gestione da fare. Ma a chi è andato al governo ha usato argomentazione populiste sulla migrazione. Sono state centrali per spaventare e rendere pericoloso il migrante. Questa narrazione ha reso primi partiti delle formazione che non davano alcuna risposta né sul piano economico né su quello culturale. La migrazione è diventato il tema di battaglia della propaganda perché è stato usato come strumento di terrore, che ha catalizzato tutti i malumori e le disperazioni delle persone.
Vale lo stesso per l’utero in affitto?
Per certi versi sì, ovvero attraverso lo spaventare. Utero e immigrazione sono temi che meritano un dibattito e gestioni migliori e diverse. La regolamentazione in tema utero in affitto è da fare. Viene utilizzato ideologicamente perché vuole suggerire agli elettori una paura: nasceranno bambini non dalle loro mamme! Ci sarà il commercio dei corpi! Tutte fatte per terrorizzare e quindi riuscire a governare meglio, potendo dire: vi difendiamo noi.
Passiamo ora agli attuali provvedimenti del Governo in tema cultura.
E’ in assoluto il Governo più nemico della cultura. Ha solo voglia di vendetta e di tirare via di mezzo quelli che considera gli oppositori. Ma non è che gli altri governi abbiamo poi fatto diversamente, infatti gli ultimi sono stati profondamenti indifferenti alla questione cultura. L’Italia è uno dei paesi come meno investimenti culturali al mondo. Anche se poi tutti ripetono la retorica del noi siamo il paese con il maggior numero di opere d’arte. E’ solo retorica, perché poi gli investimenti pubblici sono veramente piccoli, pochi e compromessi in Italia, rispetto per esempio alla Francia. Da questo Governo non mi aspetto niente. Piazzeranno i loro uomini, come hanno fatto altri negli esecutivi precedenti. Solo che in questo caso sceglieranno, se possibile, figure ancora peggiori.
Con Schlein c’è una speranza per la sinistra?
Vediamo. Il suo è un percorso nuovo. Avrà all’interno (del Pd ndr) tante bande che si opporranno contro di lei. Ma secondo me fino a ora Elly Schlein ha mostrato un orizzonte di opposizione reale e non solo mimato e volto a ottenere cose o spartizioni.
Sui fatti dell’Emilia Romagna parli quasi di cittadini abbandonati a loro stessi.
E’ un insieme di orrori. Certamente ora bisognerà valutare gli errori commessi anche nella gestione durante l’alluvione. Sicuramente quello che voglio dire è che negare la crisi climatica significa non rendersi conto non solo di quello che andremo a vivere, ma soprattutto di fare il più grande torto possibile alle vittime di questa tragedia. La crisi climatica non è un’opinione ma un fatto. Non si può negarla come il Governo sta facendo. Questo è uno degli atti più gravi e criminali di questa politica. Ovviamente le responsabilità locali ci sono e verranno valutate: le mancanze, le gestioni dei fiumi e dei soccorsi. Chiaramente ci sono temi molto complessi e controversi, ma chi nega la crisi climatica è complice di tutto questo: del dolore e della sofferenza.