Torino riaccende il dibattito politico e professionale sul tema della maternità e dell’infanzia. Questa mattina, martedì 2 dicembre, l’Associazione +194 Voci, ha manifestato davanti a Palazzo Lascaris contro lo scorporo del presidio ospedaliero Sant’Anna dall’Azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e il suo accorpamento all’ospedale infantile Regina Margherita. La proposta era stata presentata dall’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi: l’operazione riporterà le due strutture sanitarie ad essere unite, esattamente com’erano fino ad un decennio fa.
Successivamente, l’Associazione è stata ricevuta dal Consiglio del Piemonte, dove ha potuto esporre le idee contrarie allo scorporo. L’assessore Riboldi ha sottolineato che l’obiettivo principale è quello di migliorare governance, efficienza e organizzazione del percorso materno‑infantile, creando il cosiddetto “percorso mamma-bambino”.
Ad intervenire, oltre che ex mediche e ginecologhe, anche l’ex primario, ordinaria di Ginecologia e Ostetricia del Sant’Anna e professoressa Tullia Todros: “Ci opponiamo a questa operazione di scorporo perché riteniamo che esso sia un danno per la salute delle donne. Oggi sappiamo benissimo come il trattamento di patologie, soprattutto per quelle gravi, richieda un approccio multidisciplinare, che nella Città della Salute è parte integrante dell’organo. Come primario ho vissuto numerose situazioni di difficoltà e isolamento in gravidanza, per questo mi preoccupo e non vedo come tornare al sistema precedente possa essere un miglioramento”.
“Voglio rassicurare – ha concluso l’assessore alla Sanità -, che rispetto all’iter del Parco della Salute nulla cambia. Tutti i presidi previsti resteranno. L’edificio destinato a ospitare il Regina Margherita, la cosiddetta torre pediatrica, sarà esterno all’opera del Parco della Salute, e dunque non inciderà sulla progettualità in corso. Tuttavia, sarà adiacente all’attuale struttura, su terreni già di proprietà della Regione, e ciò consentirà di collegare in modo più efficiente i due presidi, oggi vicini ma non immediatamente connessi”.
Tra le forze politiche presenti, la capogruppo Movimento 5 stelle Sarah Disabato ha richiesto una relazione tecnico‑finanziaria completa sull’operazione. L’assessore ha assicurato che, insieme agli uffici regionali, la produrrà nelle prossime settimane per chiarire alcune tematiche come sistemi specialistici, sostenibilità e costi.